Rotondi: proteste per la carenza di medici di base di Terramia e Comitato Civico
Sulla grave situazione dell’assistenza primaria per i residenti di Rotondi, il 6 agosto scorso, il gruppo consiliare Terramia (capogruppo G. Mainolfi) e il Comitato Civico (coordinatore dr. Franco Brevetti) hanno incontrato il Direttore Sanitario della ASL Avellino, la dr.ssa Vozzella, il responsabile della Medicina Generale dr. Alifano.
“L’incontro, franco e cordiale, è stato, come ci aspettavamo, interlocutorio” afferma il capogruppo Giuseppe Mainolfi. “Abbiamo prospettato l’enorme disagio che migliaia di rotondesi stanno affrontando da anni, avendo il medico di famiglia in un altro Comune. I dati che riteniamo aver raccolto nell’incontro ci paiono inaccettabili. Aspettiamo l’ulteriore riscontro della ASL a diffonderli, ma sono evidenti gli squilibri: non si può chiedere a gente ultraottantenne di avere il medico di base in altro Comune. Abbiamo peraltro chiesto se i residenti di Rotondi sono i soli – come pare sia nell’Ambito1 – a doversi sobbarcare l’onere di chilometri di spostamenti per vedere il proprio medico.”
Sulla vicenda, si è anche espresso il Direttore Generale della ASL Avellino, per il tramite del Prefetto di Avellino, S.E. Dr.ssa Maria Tirone pure interpellato per la positiva soluzione della criticità. La dr.ssa Morgante, DG dell’Azienda, alla delegazione rotondese ha prospettato il quadro di complessità più generale in cui si sta muovendo la ASL, concludendo con l’indicazione che “si sta procedendo alla individuazione di ulteriori zone disagiate per questa ASL che consentiranno di acquisire ulteriori unità mediche a tempo indeterminato”.
“Su quest’ultima frase abbiamo chiesto formalmente chiarimenti” affermano il capogruppo Mainolfi e il dr. Brevetti del comitato civico. “Se questo, per la medicina generale, si dovesse rapidamente precisare in termini territoriali e temporali per Rotondi, allora potremmo ravvisare un passo nella direzione auspicata. Diversamente, dovremmo ritenere che non sussistono elementi che possano configurare allo stato una risposta utile al superamento del problema rappresentato”.
Terramia ha pragmaticamente chiesto alla Dirigenza ASL di attuare misure nell’immediato, ancorché temporanee, che siano utili a mitigare la criticità.
Prosegue dunque l’interlocuzione con l’Azienda ma la mobilitazione crescerà di intensità, chiedendo anche ai parlamentari di zona un interessamento deciso e rapido presso le strutture regionali e ministeriali.
Si tratta di ottenere il rispetto del diritto costituzionale alla salute per i rotondesi: almeno un ulteriore medico di famiglia deve essere assegnato con obbligo di studio nel Comune di Rotondi.
gruppo Consiliare Terramia di Rotondi / comitato civico di Rotondi per la medicina generale