Rotondi: il ricordo del Maresciallo Maggiore dei Carabinieri Fernando Zappavigna, domani le esequie a Cervinara
Il Maresciallo Maggiore Zappavigna si è spento dopo una lunga malattia che ha ingoiato la sua memoria. Le esequie si terranno domani, alle ore 17.00, presso la Chiesa del Carmelo, in piazza Municipio a Cervinara. Due anni fa dedicammo un articolo al particolare rapporto tra lui e la moglie. Oggi, giorno della scomparsa, ci piace riproporlo.
“Lui, anche se non ricorda nulla, le prende le mani, le bacia, le tiene strette. Percepisce un amore, un grande legame che una malattia, anche se terribile, ha potuto cancellare dalla mente ma non dal cuore. Il cuore non si può codificare, non ha regole, non risponde a nessuno, solo ad onde emozionali che nessuna scienza potrà mai spiegare. E lei si dedica, completamente, alla sua cura, 24 ore su 24, ogni giorno che Dio manda in terra. Lo fa non per dovere, ma per amore. Perchè quando lui le prende le mani, le accarezza, riaffiora dal cuore le stesse emozioni di quando erano due ragazzini ed arrossivano nello scambiarsi i primi, innocenti baci. Che cosa è l’amore il giorno dopo San Valentino? Che cosa è l’amore, oltre le cene eleganti, le frasi di circostanza ed i fiori di fiori di ordinanza? Che vuol dire amare, coniugare veramente questo verbo? L’amore può essere rappresentato benissimo da questa storia di dedizione assoluta e di percezione d’affetto che va oltre la malattia. Il maresciallo Fernando Zappavigna, che per oltre un ventennio ha retto la stazione dei carabinieri di Cervinara, lasciando un ricordo indelebile, da tempo è stato colpito dall’Alzheimer. Con il passare del tempo ha dimenticato tutto, la sua memoria è come se si fosse svuotata, come se fosse stata cancellata. Non ricorda la moglie, la signora Carmen La Rocca, i figli Annamaria, Piero e Paola, con i loro consorti e con i nipoitini, di cui era particolarmente orgoglioso. E’ una malattia degenerativa maledetta, perchè è come se sbranasse ogni singolo momento che un uomo o una donna hanno vissuto. Quei ricordi, che proprio nella terza età, aiutano ad affrontare il cammino verso il tramonto. Il maresciallo, però, è una persona fortunata, oltre all’affetto dei figli e dei nipoti accanto ha una donna straordinaria. Ma, forse non è giusto definire straordinaria la signora Carmen La Rocca, ma, semplicemente innamorata. Lei è stata, nel corso del loro lungo matrimonio e del fidanzamento prima, una compagna preziosa, una moglie ed una mamma straordinaria. Oggi deve accudire il marito in tutto ed ogni giorno gli deve raccontare la loro vita, gli deve parlare della sua carriera e della loro famiglia. Lo fa costantemente, instancabilmente, senza fermarsi neanche un minuto. Ha una donna che l’aiuta, ma è lei che si prende cura del marito. Non è semplice, perchè anche se, splendidamente portati, anche la signora Carmen ha i suoi anni e, forse, sarebbe stato giusto che riposasse dopo essersi spesa tanto per la famiglia. Ma l’Alzheimer ha a voluto diversamente. Lei non si perde d’animo, perchè il suo Fernando, quando le prende le mani, quando l’accarezza, lo fa con il cuore e lo fa verso la sola persona che abbia mai amato. Non sa chi è quella donna, ma sa che l’ama tanto e lei si commuove ed arrossisce, come ha fatto sempre quando Fernando le sussurrava parola d’amore.”
“Lui, anche se non ricorda nulla, le prende le mani, le bacia, le tiene strette. Percepisce un amore, un grande legame che una malattia, anche se terribile, ha potuto cancellare dalla mente ma non dal cuore. Il cuore non si può codificare, non ha regole, non risponde a nessuno, solo ad onde emozionali che nessuna scienza potrà mai spiegare. E lei si dedica, completamente, alla sua cura, 24 ore su 24, ogni giorno che Dio manda in terra. Lo fa non per dovere, ma per amore. Perchè quando lui le prende le mani, le accarezza, riaffiora dal cuore le stesse emozioni di quando erano due ragazzini ed arrossivano nello scambiarsi i primi, innocenti baci. Che cosa è l’amore il giorno dopo San Valentino? Che cosa è l’amore, oltre le cene eleganti, le frasi di circostanza ed i fiori di fiori di ordinanza? Che vuol dire amare, coniugare veramente questo verbo? L’amore può essere rappresentato benissimo da questa storia di dedizione assoluta e di percezione d’affetto che va oltre la malattia. Il maresciallo Fernando Zappavigna, che per oltre un ventennio ha retto la stazione dei carabinieri di Cervinara, lasciando un ricordo indelebile, da tempo è stato colpito dall’Alzheimer. Con il passare del tempo ha dimenticato tutto, la sua memoria è come se si fosse svuotata, come se fosse stata cancellata. Non ricorda la moglie, la signora Carmen La Rocca, i figli Annamaria, Piero e Paola, con i loro consorti e con i nipoitini, di cui era particolarmente orgoglioso. E’ una malattia degenerativa maledetta, perchè è come se sbranasse ogni singolo momento che un uomo o una donna hanno vissuto. Quei ricordi, che proprio nella terza età, aiutano ad affrontare il cammino verso il tramonto. Il maresciallo, però, è una persona fortunata, oltre all’affetto dei figli e dei nipoti accanto ha una donna straordinaria. Ma, forse non è giusto definire straordinaria la signora Carmen La Rocca, ma, semplicemente innamorata. Lei è stata, nel corso del loro lungo matrimonio e del fidanzamento prima, una compagna preziosa, una moglie ed una mamma straordinaria. Oggi deve accudire il marito in tutto ed ogni giorno gli deve raccontare la loro vita, gli deve parlare della sua carriera e della loro famiglia. Lo fa costantemente, instancabilmente, senza fermarsi neanche un minuto. Ha una donna che l’aiuta, ma è lei che si prende cura del marito. Non è semplice, perchè anche se, splendidamente portati, anche la signora Carmen ha i suoi anni e, forse, sarebbe stato giusto che riposasse dopo essersi spesa tanto per la famiglia. Ma l’Alzheimer ha a voluto diversamente. Lei non si perde d’animo, perchè il suo Fernando, quando le prende le mani, quando l’accarezza, lo fa con il cuore e lo fa verso la sola persona che abbia mai amato. Non sa chi è quella donna, ma sa che l’ama tanto e lei si commuove ed arrossisce, come ha fatto sempre quando Fernando le sussurrava parola d’amore.”
Peppino Vaccariello