Rotondi, sabato si presenta il libro di Bruno Menna
S’intitola “Baby boom” l’ultimo libro di Bruno Menna, giornalista e scrittore beneventano. Il volume, edito da Iuppiter Edizioni, sarà presentato al pubblico sabato 22 agosto, alle ore 19.00, presso la villa Comunicale di Rotondi. Con l’autore dialogheranno i giornalisti Pellegrino Giornale e Peppino Vaccariello. L’evento è organizzato dalla Pro Loco presieduta da Raffaele Laudato e dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Russo.
Nell’epoca della rottamazione a tutti i costi, in ambito politico e non solo, Menna raccoglie in 171 pagine le memorie di una generazione che non vuole farsi mandare in soffitta. Il libro è quindi un racconto emozionale, con richiami anche autobiografici, in difesa di tutte le persone che sono nate negli anni Cinquanta. Un lungo viaggio attraverso gli eventi che hanno caratterizzato l’Italia, a partire dalla ricostruzione post bellica, con un Paese che aveva altri valori, altri genitori, altri maestri ma anche altri politici, altri registri, altri attori, altri cantanti.
Un Paese in crescita ed in movimento come testimoniavano i dati economici ma anche il boom demografico che richiamava il desiderio degli italiani di ambire a conquiste di modernità e a nuovi spazi di libertà e progresso da assicurare alle future generazioni. Nell’album dei ricordi dell’autore c’è spazio per la passione per la politica, per lo spettacolo ed il pallone, per il primato della semplicità, per le certezze e il disincanto. Un affresco di un’Italia che è entrata nel club delle grandi potenze mondiali e che oggi, purtroppo, conosce la decadenza e la difficoltà di essere protagonista in Europa e nel mondo.
Per Menna, però, le responsabilità dei problemi attuali non possono essere addebitate ai cinquantenni di oggi. Il libro, infatti, si conclude con la rivendicazione dell’appartenenza al presente di una generazione che, alla pari di altre, non ha colpe da scontare e che non può e non deve essere esodata o maltrattata. “Non sarà facile per nuovisti e rottamatori – scrive il giornalista – liberarsi facilmente o mandare al macero adulti e tardo adulti. Vengono dal secolo breve e dal millennio che sembrava non voler finire mai, vengono dal passato ma appartengono al presente”.