Rotondi: sversamenti abusivi
Riceviamo e pubblichiamo:
Lo stradello in prosecuzione di via Libertà a confine con Paolisi è da decenni una discarica non autorizzata e illegale, in cui si sversa amianto e in cui ignoti bruciano rifiuti come nella terra dei fuochi.
Basta recarvisi per vedere proprio in questi giorni le tracce evidenti delle recenti combustioni di pneumatici, plastiche, contenitori di vernici e solventi, materiali elettronici e amianto. Una discarica che l’associazione Cantiere Civico sta chiedendo da tempo a Prefettura e Direzione Regionale per la Salute di chiudere e bonificare. Un pezzo di territorio abbandonato da decenni dagli amministratori rotondesi. Una situazione dove i cittadini – come è accaduto in altre zone della Campania ben più rovinate – non mostrano alcuna reattività, anche se si tratta di tutelare la salute pubblica.
A margine, segnaliamo che l’impianto di videosoveglianza costato 20.000€ – che potrebbe servire a limitare il fenomeno degli sversamenti abusivi – è inattivo anch’esso da anni (al pari dei due tabelloni elettronici – uno nella piazza principale e l’altro a Campizze – acquistati dalla precedente giunta e mai attivati).
Basta recarvisi per vedere proprio in questi giorni le tracce evidenti delle recenti combustioni di pneumatici, plastiche, contenitori di vernici e solventi, materiali elettronici e amianto. Una discarica che l’associazione Cantiere Civico sta chiedendo da tempo a Prefettura e Direzione Regionale per la Salute di chiudere e bonificare. Un pezzo di territorio abbandonato da decenni dagli amministratori rotondesi. Una situazione dove i cittadini – come è accaduto in altre zone della Campania ben più rovinate – non mostrano alcuna reattività, anche se si tratta di tutelare la salute pubblica.
A margine, segnaliamo che l’impianto di videosoveglianza costato 20.000€ – che potrebbe servire a limitare il fenomeno degli sversamenti abusivi – è inattivo anch’esso da anni (al pari dei due tabelloni elettronici – uno nella piazza principale e l’altro a Campizze – acquistati dalla precedente giunta e mai attivati).
Paolo Mario Citarella