Rotondi, Terra Mia attacca sulle tasse
La scelta del consigliere Francesco Brevetti di lasciare il gruppo ci ha lasciato basiti. Dopo la cronaca giornalistica (quasi una diretta, con foto annessa), in tanti si attendono nostre spiegazioni che senz’altro arriveranno, evitando però frettolosi e poco meditati interventi che servirebbero a ben poco. Avremo modo di informare l’opinione pubblica, auspicabilmente dopo aver incontrato il nostro ex collega che pare aver comunque precisato di restare all’opposizione.
In questo momento, è di maggiore importanza informare su alcuni fatti connessi al consiglio comunale del 27 dicembre e altro ancora.
La nostra assenza si spiega con l’ennesima violazione delle prerogative della minoranza che ancora una volta si vede negato il diritto di avere inserito all’ordine del giorno interrogazioni e temi richiesti anche invocando con l’art. 39 del Testo Unico degli Enti Locali (e su questa vicenda daremo informazioni dettagliate in seguito).
Avevamo peraltro chiesto di spostare la data del consiglio, convocato con pec venerdì scorso 21/12 alle 14:00 (prima delle feste natalizie) e collocato alle 11 del mattino di un giorno che per molti è lavorativo e per altri è festivo. Per i temi all’ordine del giorno orario peggiore non poteva essere scelto.
Veniamo all’ordine del giorno. La maggioranza portava in consiglio un tema molto importante su cui pochissimi sanno. Si trattava di decidere – come poi hanno deciso – di aderire alla richiesta di ricapitalizzazione dell’Alto Calore, dando il via alla prima tranche da 132mila euri su un totale di 264mila euri. Altri soldi dei cittadini.
I soldi li chiede il management di un Ente disastrato con oltre 130milioni di debiti e crediti non riscossi per oltre 60 milioni e che si sta producendo da mesi in un invio di migliaia di cartelle esattoriali, al limite della vessazione di tantissimi cittadini. Chi ha disastrato l’Alto Calore? lo dice l’ex Sindaco di Avellino, Ciampi: la stessa classe dirigente di cui è espressione l’attuale management dell’Ente. Quindi, a chi stiamo dando ancora soldi? a chi può risanare o a chi in tutta probabilità ha indicato l’ennesima soluzione fallimentare? e c’è altro che i cittadini devono sapere sulla genesi di questa scelta?
C’è da aggiungere un particolare importante: la segretaria comunale, in quanto responsabile finanziario dell’Ente, ha dato espresso parere negativo all’operazione per i conti comunali (atto prot. 7647 del 21/12/2018). “La somma rappresenta una spesa assolutamente insostenibile per il Comune …l’impatto sarebbe assolutamente negativo sul risultato di amministrazione e sugli equilibri di bilancio”: ecco le motivazioni che al solito è la minoranza a portare all’attenzione della cittadinanza.
Non avendo partecipato all’assise consiliare (ci riferiamo però agli Atti di preconsiglio inviatici dagli Uffici lunedì 24/12 alle 12:30 circa, quindi sempre a ridosso di eventi festivi importanti), leggeremo dai verbali le argomentazioni a supporto della decisione , ma si tratta di una scelta politica che è asseritamente un azzardo per i conti comunali.
Il Consiglio mattutino del 27 ha anche deliberato sull’ennesima aumento dei debiti fuori bilancio. La maggioranza si ripete, dal momento che fu in un consiglio comunale “balneare”, l’11 agosto scorso alle 16:00 (con la canicola), che votò per il riconoscimento di decine di migliaia di euri (63.000 per la precisione) di debiti fuori bilancio. Come Terramia osservò in quella occasione il debito non era per nulla definito e ora, anzi il 27 mattina, i debiti riconosciuti sono aumentati ancora (+6000) e la maggioranza approva.
Ricordiamo infine che è in uscita la rata del saldo della TARI (altro regalo di fine anno) e che il Comune ha chiesto una offerta tecnico-economica per “migliorare” il servizio di raccolta differenziata che significherà ancora costi per i contribuenti (pagatori) che tra l’altro da alcuni mesi si sono visti sospeso il servizio di raccolta ingombranti.
La stangatina di fine anno è servita.
Terramia (Mainolfi-Coscia-Citarella-Esposito)