Rotondi, Terra Mia denuncia: Stangata fiscale in arrivo
Riceviamo e pubblichiamo.
Il Rendiconto 2018 sarà discusso, con abbondante ritardo, il prossimo venerdì 14 giugno. Il dato rilevante è un disavanzo di amministrazione di oltre 700 mila euro che conferma tutte le perplessità e le aspettative negative che a più riprese abbiamo avanzato. Abbiamo parlato di giochi contabili, di opacità o se volete di mancanza di trasparenza, di gestione e amministrazione pessima e quindi di bilanci inattendibili. E ora i nodi iniziano a venire vistosamente al pettine e saranno nodi tutti a carico dei contribuenti pagatori rotondesi che in massa avevano dato fiducia alla maggioranza in carica.
Le domande da porre sono innumerevoli e tutte di merito (poiché proprio sul merito delle questioni si sconta la qualità di chi invece ama la sceneggiata e il ruolo della vittima).
Come si spiega il dato negativo, visto che fino a ieri Uffici e politici di maggioranza (ma il Revisore di osservazioni e raccomandazioni ne aveva dati parecchi) hanno dato (e danno) tutt’altro messaggio? Come si devono interpretare i bilanci passati (ricorderete l’oramai famigerato “bilancio di verità” annunciato lo scorso anno e smentito dopo un paio di mesi dai debiti fuori bilancio “tenuti in riserva” dal 2015) e il previsionale che la maggioranza ha approvato il 14 maggio scorso? E come si può definire il fatto che vengono azzerati oltre 600mila euro di residui attivi (somme che dovevano essere incassate e che invece …). Quali sono i risultati del Servizio Tributi, ad esempio in relazione al recupero dell’evasione, che è affidato ad un Soggetto esterno? E, tanto per fare un esempio in concreto (che non facciamo mai mancare per rendere più realistica la narrazione), quali risultati in bilancio (entrate possibilmente) ha prodotto l’impianto fotovoltaico da 163.000euri che nel 2016 Terramia scoprì pagato ma non allacciato a rete ENEL e che è, da sempre, una realizzazione non da vantare ma da tenere celata il più possibile ai cittadini?
Il previsionale del maggio scorso stabilisce un aumento (moderato) delle imposte locali già dal 2020.
Con i dati del Rendiconto 2018 ciò è una certezza, ma possiamo dire che si tratta anche in quel caso di una indicazione “ottimistica”, poiché aumenti dei costi sono già in atto da tempo sia con una riduzione della qualità e quantità dei servizi che con la perdita di valore del patrimonio pubblico e privato (pensate alla massa di invenduto immobiliare) di un Comune che vede scadere la qualità della vita di anno in anno (a titolo esemplificativo, avrete visto, con le recenti elezioni, in che condizioni hanno frequentato la scuola gli alunni del plesso capoluogo).
Il Conto Consuntivo 2018 segna un punto di svolta: anche “le carte” raccontano una situazione che si è fatta critica e i conti pubblici (figli di una gestione politico amministrativa inadeguata) sono e saranno il punto di attenzione su cui misurare il futuro della comunità, non certo un governo locale che ha fatto il suo tempo senza portare quei risultati in cui tantissimi (non noi e chi ci ha sostenuto) hanno creduto.
Intanto il disavanzo andrà ripianato … chi paga?
gr. consiliare Terramia