Rotondi, Terra Mia scrive al presidente del consiglio comunale

Il Caudino
Rotondi, Terra Mia scrive al presidente del consiglio comunale
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Caro Giovanni, ci concederai di chiamarti per nome, non potremmo fare diversamente, visto che ci conosciamo da anni, ma in seguito ti chiameremo semplicemente Presidente.

Ci troviamo nei due gruppi del Consiglio Comunale, con ruoli istituzionali diversi ma entrambi importanti per garantire la democratica gestione della cosa pubblica, entrambi nell’interesse del bene comune del nostro paese.

Il tuo ruolo, diversamente dal nostro, è superpartes o almeno questo è quello che prevede la legge, visto che non viene nominato da una delle parte ma viene eletto da tutto il Consiglio Comunale.

In fase di votazione, dichiarammo che il ruolo di Presidente doveva essere appannaggio della minoranza consiliare per bilanciare i poteri rappresentativi e per evitare che tali poteri fossero totalmente nelle mani della maggioranza e che il presidente diventasse di fatto, un appendice del Sindaco eletto.

In democrazia non sempre la ragione trionfa, i numeri sempre.

Nonostante ciò, crediamo che tu sarai un Presidente superpartes e saprai equilibrare, nei modi che ti riconosciamo, il divario numerico che esiste nell’ordinamento comunale.

Sentiamo la necessità di scriverti a metà legislatura, non perché chi ti ha preceduto fosse meno meritevole di tenel ruolo svolto, ma perché i fatti ci hanno portato a pensare che il ruolo di Presidente del Consiglio, a parte nella funzione di moderatore, non sia stato svolto nel modo corretto.

A dimostrazione di ciò, è evidenza che su innumerevoli nostre richieste di poter discutere in consiglio comunale, a distanza di due anni, una sola è stata messa all’ordine del giorno, esclusivamente perché imposta dal Prefetto, in applicazione di un articolo del TUEL il n°39 che al comma 2 recita:

“Il Presidente del Consiglio è tenuto a riunire il Consiglio, in un termine non superiore ai venti giorni, quando lo chiedano un quinto dei consiglieri o il sindaco, inserendo all’ordine del giorno le questioni richieste”

e al comma 5 recita:

“In caso di inosservanza degli obblighi di convocazione del Consiglio, previa diffida, provvede il Prefetto.

Caro Presidente è successo quanto sopra, il Prefetto si è sostituito all’autorità preposta, imponendo il rispetto deitermini di legge.

Consentici di ritenere umiliante, che un organismo esterno debba intervenire per far rispettare una norma che alla base di un rapporto democratico, tra cittadini eletti, di una piccola comunità come la nostra.

Quando ti parliamo di processo democratico e rispetto delle leggi e regolamenti, ci riferisco, per quanto ti riguarda, proprio a questo e a nient’altro.

Potremmo parlare di tante cose, come le richieste di chiarimenti e di informazioni non soddisfatte,impedendo di fatto al nostro gruppo consiliare di espletare il ruolo che istituzionalmente ci compete, quello di controllo.

Potremmo parlare della ricezione di delibere di giunta in tempi non inferiori a 90 giorni, come spesso accade, relativamente a lavori che, al momento della pubblicazione delle delibere, sono già stati realizzati e, alle volte, già pagati.

Ma questo non compete a te ma consideralo come sfogo, che ti tocca solo in quanto facente parte della maggioranza consiliare.

Il prossimo consiglio comunale, sarà per te il primo che dirigerai dalla tua investitura e sarà ricchissimo di argomenti di discussione, per cui ti auguriamo un buon lavoro nell’assoluta certezza che saprai svolgere il tuo ruolo nel miglior modo possibile.

Gruppo consiliare Terra Mia