Rotondi: Tosap e dintorni, quando la maggioranza non è per l’equità fiscale

Redazione
Rotondi: Tosap e dintorni, quando la maggioranza non è per l’equità fiscale

Rotondi. Da inizio legislatura Terramia ha chiesto attenzione al tema dell’equità fiscale. La Tosap è un esempio lampante di come l’equità non sia in agenda della maggioranza (e ci domandiamo quale sia il ruolo degli Uffici che non hanno bisogno di essere indirizzati sul tema). L’attuazione dei controlli si scontra da sempre con il timore dell’impopolarità che pervade la “politica” prodiga di promesse mirabolanti (spesate della comunità).

Chi paga il tributo?

Per la Tosap, bilanci e rendiconti hanno sancito la mancanza di volontà politica di far pagare il tributo a chi deve (e resta l’interrogativo fortissimo di sapere come stanno le cose per chi, con attività commerciali itineranti o attività di pubblico intrattenimento, si allaccia, come in agosto, sulle utenze pubbliche). Lo stato dei conti pubblici comunali è peggiorato dai mancati introiti Tosap (che nemmeno viene richiesta a chi, facendo richiesta di occupazione del suolo pubblico, automaticamente è individuato e ancor meno a chi la richiesta non la fa) e dal costo d’uso di utenze, infrastrutture e spazi pubblici. Nel 2016 l’Ufficio competente ci rispondeva che “le autorizzazioni non prevedevano il permesso per l’allaccio alle utenze elettriche /idriche del Comune).

Pochissimi pagano la Tosap

Lo scorso anno addirittura la Tosap per le festività del Ferragosto sarebbe stata pagata da un numero di esercenti che si contano sulle dita di una mano e, come abbiamo già narrato, la documentazione amministrativa (figuriamoci quella tributaria) risultava “in disordine”. Insomma, sembrerebbe che a pagare la Tosap a Rotondi sia certamente il contribuente che decide in autonomia di farlo (rischiando così di passare per il classico “fesso” grazie ad una politica che ribalta i valori in gioco).

Viabilità

Lo stesso lassismo in altri settori produce una sregolatezza crescente nella vita associata e conseguenti effetti di sfilacciamento del tessuto sociale e distruzione del senso di comunità.  La viabilità è un esempio visibile a tutti (e sottolineiamo, tutti) e tutti i giorni (sottolineiamo ancora, tutti): si parcheggia e si sosta oramai proprio negli incroci, senza tema di controllo e sanzione e, soprattutto con sommo disprezzo del “prossimo”. Quest’ultimo aspetto è il dato più pericoloso: quando si afferma, negli anni, una cultura della violazione sistematica di regolette base del vivere associato, i cambiamenti per tornare indietro richiedono sforzi (se ci sono) e costi e tempi ancor più ingenti.

Aumenteranno le tasse locali

Con il Rendiconto 2018 anche le carte oramai attestano che i conti dell’Ente sono in deficit. Le tasse locali – il bilancio lo dice – aumenteranno nel 2020 (ma in realtà già da tempo, abbiamo spiegato, il governo locale attuale costa caro, eccome, ai cittadini). Continuare a non gestire le entrate da Tosap sarebbe un ulteriore segnale del disprezzo della politica al potere per l’interesse pubblico. Vedremo quali effetti produrrà il nuovissimo servizio di polizia locale in Convenzione con San Martino V.C. e Airola cui il Comune ha aderito.