Rubrica Medicina oggi: L’alzheimer è contagioso?
Alcuni giorni fa sui quotidiani inglesi è stata diffusa la notizia che l’alzheimer era contagioso e si poteva trasmettere attraverso trasfusioni o interventi chirurgici con ferri infetti. Insomma, questa malattia stando alle notizie della carta stampata era improvvisamente diventata una malattia infettiva come l’influenza o, cosa ancora più grave, come l’epatite. La notizia ha fatto diffondere rapidamente il panico. Salvo poi essere in qualche modo smentita correggendo il tiro delle affermazioni fatte dai ricercatori dell’Istituto di Neurologia dello University College of London.
L’equivoco sarebbe nato nel corso di uno studio autoptico su persone decedute per il morbo della “mucca pazza” (trasmissibile attraverso dei prioni). Tra questi la metà presentava anche gravi alterazioni della materia cerebrale (presenza della sostanza amiloide-beta Aβ) tipica dell’alzheimer. Da qui l’anomala associazione, o meglio il sofisma antiscientifico, che l’alzheimer=malattia contagiosa, che ha originato il coro circuito e la diffusione della notizia. In passato infatti era stata dimostrata la possibilità nei topi e nei primati di trasmettere, tramite inoculazione sperimentale a livello periferico o del sistema nervoso centrale di omogenato di cervello con malattia di alzheimer.
Allora, sostanzialmente è davvero contagioso?
In mancanza di studi e approfondimenti con ipotesi, da verificare accuratamente, sulla reale correlazione tra trasmissibilità iatrogena di malattie da prioni (es. il morbo della “mucca pazza”) e il loro ruolo nello sviluppo di malattie Aβ legate a stati neurodegenerativi come l’alzheimer risulta difficile esprimere un’opinione/giudizio certa. Sarebbe, in questo momento, davvero prematuro.
Dr. Ugo Cioffi