Saccheggiate il Louvre: arte e comunicazione protagonisti a Cervinarte
“Parole, colori, luci, suoni, pietra, legno, bronzo appartengono all’artista vivente.
Appartengono a chiunque sappia usarli.
Saccheggiate il Louvre”
I versi di William Burroughs non lasciamo margini all’interpretazione: rompete gli schemi, lasciate che l’arte possa essere appannaggio di tutto.
Oggi non fanno più l’effetto dirompente che ebbero nel conformismo imperante, nella cultura del Novecento che la beat generation (a cui il poeta, scrittore, artista fu spesso accomunato) volle distruggere con un nuovo modo di intendere l’arte e la letteratura.
Partendo da questo tema, Cervinarte propone un “talk” fra tre grandi protagonisti dell’arte e della comunicazione contemporanea.
Il 9 settembre, a partire dalle ore 18.30 nella inedita cornice di Palazzo Buonanni a Cervinara (Av), l’artista Eugenio Giliberti, il fotografo ed esperto comunicatore Ugo Pons Salabelle e Olga Scotto di Vettimo, Storica dell’arte, docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Bella Arti di Napoli, discuteranno di arte, comunicazione e musei.
L’argomento può sembrare astruso, invece è di estrema attualità in un Paese, l’Italia, che da sempre dice di dover sviluppare i suoi assi nella manica: arte, storia e cultura. Ed è ancora più attuale in un territorio, la Valle Caudina, che solo da qualche tempo ha iniziato timidamente a scommettere sulle uniche ricchezze che possiede: i palazzi storici, i castelli, le tradizioni e l’arte in senso stretto.
Non le solite sagre, non il mangia e bevi che attira le masse ma non lascia ricchezze; bensì una discussione a tutto tondo su ciò che può davvero rappresentare un asset, un fondamento per il futuro dell’area.
Giliberti, Salabelle e Scotto di Vettimo si confronteranno sulla capacità della comunicazione di influenzare l’arte e viceversa, sulla necessità dei musei di “aprirsi” all’esterno (come dimenticare gli esperimenti del Pan e del Madre di Napoli) e soprattutto su come l’arte possa attirare le persone comuni e dare il là ad un circolo virtuoso che se non sviluppo economico almeno possa portare la crescita degli animi.
Se lo scorso anno Cervinarte rappresentò una felice novità, l’edizione attuale, curata con attenzione da Alessandro Carofano, è una importante conferma ma non una minestrina riscaldata. A parte qualche piccola sbavatura manieristica, Carofano è riuscito ad osare, sperimentando e non cullandosi su ciò che è stato fatto in passato. Soprattutto per le discussioni aperte, Cervinarte è un inedito assoluto in tutta la Valle Caudina visto l’altissimo livello di personaggi che frequenteranno le vie del Borgo a partire dal 4 settembre.
Angelo Vaccariello