San Martino, anziana positiva e con ossigeno abbondonata dall’asl e dalla medicina territoriale

Redazione
San Martino, anziana positiva e con ossigeno abbondonata dall’asl e dalla medicina territoriale
Apice: 2 milioni e 300mila euro sequestrati al direttore di una casa di riposo, è accusato di circonvenzione di anziano incapce

San Martino, anziana positiva e con ossigeno abbondonata dall’asl e dalla medicina territoriale. Il figlio non sa più a chi rivolgersi. Ha fatto tutti i numeri di telefono possibili o immaginabili.

Pagherebbe qualsiasi cifra per poter dare assistenza alla madre ma non riesce ad avere neanche quella minima che l’asl di Avellino dovrebbe assicurare ad una donna anziana positiva, che è in casa con l’ossigeno e di recente è stata operata di tumore.

Il marito della signora, fortunatamente, risulta negativo e vive in un altro appartamento ancora., Anche lui necessita di assistenza.

E’ il grido disperato dell’imprenditore di San Martino Valle Caudina Marco Parrella che vive con la moglie nell’appartamento al piano superiore di quello della mamma. Per assistere la signora, due sue sorelle sono rimaste contagiate e stanno con lei insieme ai loro bimbi.

Cinque persone in ostaggio di questa stramaledetta pandemia, cinque persone che sanno di essere positive solo perché hanno fatto il tampone in un laboratorio privato. I giorni continuano a passare e l’asl di Avellino non si cura neanche di confermare quei test.

L’unica assistenza che si riesce a dare alla signora arriva dai sanitari della postazione del 118 di Cervinara che non si sottraggono ad alcuna chiamata, onorando la professione di medico, infermiere ed anche il volontariato della confraternita Misericordia.

Ai numeri dell’asl non risponde nessuno, la cosiddetta medicina territoriale, almeno in questo caso, è inesistente ed ogni volta che questa donna anziana deve cambiare la bombola di ossigeno per questa famiglia inizia un incubo.

San Martino, anziana positiva e con ossigeno abbondonata dall’asl e dalla medicina territoriale

L’azienda sanitaria locale risponda a queste chiamate e faccia fare il proprio dovere a chi è chiamato a questi compiti. Non si possono abbandonare così gli ammalati.