San Martino: Encomio solenne a Gianni Raviele
L’amministrazione comunale di San Martino Valle Caudina ha deciso di tributare un encomio solenne a Gianni Raviele. Stiamo parlando di uno degli intellettuali più lucidi e riflessivi della vita culturale italiana, un cantore del bello e delle idee, che continua a dare lustro a quello che in un libro ha definito il paese di Marcoffe.
Non solo, per la sua Itaca, si è speso tanto da aver organizzato una rassegna artistico-culturale, San Martino Arte, che è stata invidiata e presa d’esempio in tutta Italia. Sono tutti motivi di orgoglio per questo piccolo centro ed allora,Mimmo Petecca, delegato alla cultura dell’amministrazione comunale, guidata da Pasquale Ricci, ha deciso, giustamente, di tributare all’uomo, all’intellettuale ed al grande giornalista questo encomio solenne, che sarà consegnato nella prima serata di sabato 21 maggio, nell’aula consiliare.
A raccontare Gianni, le sue opere ed il suo impegno, da sempre grande amico de Il Caudino e della biblioteca dell’Associazione Culturale Caudium, che edita il giornale, sarà il nostro direttore Alfredo Marro. I due si stimano, ma soprattutto sono legati da un solido rapporto di affetti, da sempre. Del resto, la metà cervinarese di Gianni, quella paterna, viene da Ioffredo, stessa terra di Alfredo Marro e, probabilmente, a questo si deve la grande testardaggine che li continua ad animare. Una testardaggine che ha portato Gianni Raviele ad essere considerato una specie di alieno in Rai. E’ stato tra i fondatori del Tg1 delle 13 e 30, insieme a gente del calibro del compianto Andrea Barbato e di Piero Angela.
A lungo è stato il responsabile della cultura in quella redazione ed ha realizzato trasmissioni che restano nella storia della televisione, come Primissima e Prisma, portando al grande pubblico, movimenti culturali ed artistici, che i dirigenti giudicavano indigesti.
Ha lasciato la Rai da vice direttore del Tg due, ha guidato per tre anni Telesanmarino ed oggi si occupa della linea editoriale di Canale 58 di Ariano Irpino, mentre continua a studiare i suoi amati testi.
Soprattutto, i suoi occhietti curiosi, continuano a guardare il mondo dalla finestra della sua abitazione di San Martino Valle Caudina. Uno sguardo lucido e, come sempre, senza sconti. Conoscendolo un poco, sappiamo che non ama stare al centro dell’attenzione faceva così anche quando era in Rai, le sue uscite in video sono rare e preziose, come, ad esempio, in un’intervista ad Enzo Biagi, realizzata nel castello di Praga. Ma questa volta, non si è potuto esimere, perché Itaca vuole celebrare il ritorno del suo Ulisse e lo farà sabato, alle ore 18,00. nella aula consiliare.
Peppino Vaccariello