San Martino: esempio di integrazione
Negli ultimi anni l’immigrazione è diventata un tema molto sensibile nella coscienza degli italiani. L’andata che ha interessato il nostro Paese, infatti, ha causato una forte cesura tra coloro che vogliono confini più rigidi a garanzia del nostro sistema e chi, invece, chiede una integrazione tra immigrati ed italiani. Il dibattito riguarda anche la Valle Caudina. In particolare, la statale Appia è diventata una sorta di conurbazione naturale per la presenza di immigrati ad Airola, Paolisi, Rotondi, Montesarchio. Ciò ha creato numerose tensioni con le comunità locali. Esiste, però, un esempio diverso fatto di integrazione ed accoglienza. Parliamo di San Martino Valle Caudina dove, grazie alla casa famiglia Amistà, si sta mutuando un modello di presenza di immigrati fatto di piccole presenze ed atti concreti di solidarietà. Ecco dunque che la nascita di una bambina di nome Martina diventa l’occasione di festa di tutta la comunità. La piccola è figlia di una donna Eritrea in fuga dalla fame e dalla guerra e ospitata nella casa famiglia. Martina, però, è stata accolta dall’intera comunità con una gioia che sono da esempio per tutti in Italia. Anche il sindaco Pasquale Pisano e tutta l’Amministrazione hanno voluto dare risalto a questa gioia collettiva. A differenza di altre realtà presenti in Valle, crediamo che quello di San Martino sia un modello da copiare per favorire una real integrazione e combattere l’insorgere de razzismo.
Angelo Vaccariello