San Martino: geometra condannato a due anni e mezzo di reclusione per aver calunniato il capitano Mauriello

La condanna arriva dal tribunale di Avellino

Redazione
San Martino: geometra condannato a due anni e mezzo di reclusione per aver calunniato il capitano Mauriello

San Martino: geometra condannato a due anni e mezzo di reclusione per aver calunniato il capitano Mauriello. Con una sentenza chiara e inequivocabile, il Tribunale di Avellino, nella persona del dott. Gian Piero Scarlato, ha condannato un geometra di San Martino Valle Caudina, alla pena di due anni e otto mesi di reclusione, senza concessione di attenuanti né benefici, per aver calunniato il nostro Comandante della Polizia Locale Serafino Mauriello. E’ quanto si legge in un comunicato stampa dell’amministrazione comunale di San Martino Valle Caudina, guidata dal sindaco, l’architetto Pasquale Pisano.

Il condannato, noto all’ufficio anche per le sue diffamazioni, aveva presentato una denuncia (una delle tante) per omissione di atti d’ufficio pur essendo a conoscenza dell’innocenza del funzionario.

Oltre alla pena detentiva, la condanna è riferita anche al pagamento di una provvisionale oltre le spese legali.

La difesa del Cap. Mauriello è stata efficacemente sostenuta dall’Avv. Iginio Crispo del Foro di Nocera Inferiore, che ancora una volta ha dimostrato in sede giudiziaria la correttezza, l’equilibrio e l’alto profilo professionale del suo assistito, persona costantemente impegnata nella tutela della legalità e della sicurezza pubblica in tutta la Valle Caudina.

Questa Amministrazione non può non riconoscere che il Cap. Serafino Mauriello, è figura nota per integrità personale e di servizio, da anni un punto di riferimento per il fronte sicurezza del territorio caudino.

Stimato da cittadini, istituzioni e colleghi, il Mauriello ha sempre agito con trasparenza e rigore, distinguendosi per serietà e senso del dovere.

Questo ennesimo episodio giudiziario conferma non solo la sua integrità morale, ma anche il tentativo sistematico di minarne l’immagine da parte di soggetti già noti all’autorità giudiziaria.

Questa sentenza rappresenta un importante riconoscimento della verità e della giustizia, e rafforza la nostra fiducia ad un servitore dello Stato che ha sempre agito nella legalità e nel rispetto del proprio ruolo istituzionale.

Il capitano Mauriello per noi esempio di dedizione e corretta gestione del servizio pubblico, ancora una volta, nell’occasione ha saputo resistere alle ombre della calunnia e spesso anche della diffamazione, solo con la forza della verità.