San Martino, la Maggioranza risponde: La filiera dell’edilizia si è messa in moto

Il Caudino
San Martino, la Maggioranza risponde: La filiera dell’edilizia si è messa in moto

San Martino. Dopo il duro manifesto dell’opposizione, tocca alla maggioranza oggi rispondere. E lo fa con un nuovo manifesto ancora più duro, se è possibile. Ecco il testo:

“Si avvicinano le elezioni. E’ vero. E come sempre i soliti “professionisti” (consulenti, dipendenti stabili o precari, imprenditori) della politica, ovvero la filiera sammartinese dell’edilizia pubblica, intensificano le attività finalizzate a mettere le mani nella marmellata. Trattano, promettono, contattano, screditano, dicono menzogne e falsità. Come nell’ultimo manifesto.
Scrivono: “Hanno proposto alla regione, ottenendone il finanziamento, un progetto per il completamento dell’opera”. Vi sembra una colpa? Farsi finanziare il completamento di un’opera pubblica per un valore di cinque milioni di euro è una buona pratica amministrativa. E’ indiscutibilmente un merito.
Poi inizia il lavoro di mistificazione: viene attribuito alla giunta in carica il mancato completamento funzionale del primo lotto. I contenziosi con i proprietari del terreno sui cui sorge il PIP sarebbero colpa di questa amministrazione? Falso.
Il “primo lotto” del PIP è stato realizzato a inizio anni duemila. All’epoca dell’amministrazione Cocozza. Allora, molti di quelli che oggi puntano il dito erano attori impegnati in quell’amministrazione a vario titolo. E a proposito di “interessi ad personam”, all’epoca, c’era anche un segretario di partito che faceva contemporaneamente il tecnico convenzionato presso il Comune di San Martino (pare che oggi ambisca a candidarsi a sindaco!).
Alle aree che si volevano espropriare per costruire il primo lotto, gli allora progettisti attribuirono un valore di euro 6,5 a mq. Alcuni proprietari si opposero intentando lunghi giudizi di cui uno giunto fino in Cassazione. Così accade che oggi la Suprema Corte dà ragione a questo proprietario, riconoscendogli un corrispettivo nove volte più alto dei 6,5 euro (stabilito dai tecnici di allora). E così a fine 2014 abbiamo dovuto pagare 500 mila euro per una loro sottovalutazione oggi penalizzata. Come? Siamo andati in Consiglio Comunale, abbiamo riconosciuto il debito e per pagarlo abbiamo acceso un mutuo.
In questa scia si inserisce anche la vicenda dello “Spallinificio” il quale, ugualmente si è opposto nel 2009 alla stima dei 6,5 euro a metro quadro (risalente al 2004) con un giudizio dinanzi al Tribunale di Cervinara. E’ vero l’avvocato difensore del Comune è il marito dell’assessore in carica. Ma, artatamente, nel manifesto si scrive in grassetto “marito dell’assessore” e guarda caso si omette di dire che la moglie è stata eletta solo nel maggio 2011 e quindi due anni dopo l’affidamento dell’incarico al marito.
Ad ogni modo si fa rilevare che la quantificazione delle indennità dovute allo Spallinificio è stata stabilita da un tecnico nominato dal Tribunale di Avellino nell’ambito di una procedura arbitrale, nella quale si è quantificato in euro 530.779,04 il valore equo spettante per l’esproprio dei terreni. Cosa abbiamo fatto noi? Abbiamo cercato di definire la lite facendo una transazione per 309.430 euro. La nostra colpa? Far risparmiare al bilancio comunale e alle tasche dei sammartinesi 221.369 euro.
Ecco perché i consiglieri di maggioranza hanno votato il punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale “condizionandolo e subordinandolo” alla concessione del mutuo.
Circa le altre richieste di transazione recapitate solamente a novembre 2015, l’amministrazione ha, con grande celerità, deliberato in giunta (delibera 136 del 02.12.2015)di incaricare il responsabile del servizio urbanistica per dare corso alle transazioni bonarie delle procedure espropriative ove ne ricorrano le condizioni. Tuttavia bisogna sottolineare che le singole istanze vanno valutate con celerità, ma anche approfonditamente. Nell’interesse dell’ente e della comunità tutta. Far credere che si è voluto privilegiare un proprietario rispetto a tutti gli altri è scorretto, falso e menzognero. La vicenda “Spallinificio”, partita anni addietro, è arrivata all’attenzione del Consiglio Comunale solo quando è emersa con chiarezza la legittimità della pretesa, con lo scopo di ridurre il danno per l’Ente (309 mila euro a fronte di 530 mila euro).
Ci chiediamo come mai molti dei firmatari del manifesto quando in passato sono stati assessori con deleghe specifiche ai lavori pubblici, all’urbanistica e al Pip, hanno preferito operare in silenzio oppure “oziare”, contribuendo a produrre lo stato attuale di incertezza e i conseguenti contenziosi (attuati e potenziali) che oggi questa amministrazione tenta di risolvere, nell’interesse dell’intera comunità sammartinese. Oggi invece si svegliano e denunciano accusando altri di essere causa di presunti misfatti. Vi chiedete perché? A voi le opportune valutazioni. In ogni caso una cosa è certa: è iniziata la campagna elettorale. E ognuno la fa con il proprio stile.

Cronostoria del PIP e degli espropri

Data Atto Sindaco
30.08.2000 Delibera c.c. 48 Progetto preliminare riguardante l’area PIP sita in località Sferracavallo per l’importo di €. 5.978.579,4 Cocozza
04.02.2004 Delibera G.C. 29 approvazione progettodefinitivo PIP con l’allegato piano particellare di esproprio delle aree,dichiarazione di pubblica utilità urgenza e indifferibilità delle opere Cocozza
31.03.2004 Delibera G.C. 83 approvzione progetto esecutivo dei “Lavori di realizzazione PIP Sferracavallo1° lotto funzionale” e l’allegato quadro economico, per l’importo complessivo di €.1.604.631,85, di cui € 191.987,50, per espropriazione delle aree, corrispondente a €.

6,50 al mq

Cocozza
16.02.2009 Citazione Tribunale La società spallinificio, non condividendo la quantificazione operata dal Comune, citava in giudizio l’ente Ricci
22.07.2013 Nomina tecnico del Tribunale Il collegio stabilisce il valore del terreno sulla base del quale si determina un indennità complessiva di € 530.779,04 che dovrà essere corrisposta al termine del giudizio Ricci
20.12.2013 Nomina tecnico del Tribunale Il tecnico nominato dal tribunale determina il valore del terreno dello Spallinificio 9 volte superiore a quello stabilito dai tecnici del comune nel 2004 Ricci