San Martino, Opposizione all’attacco: Concorso, amministratori in malafede
Un manifesto affisso sui muri del paese per contestare aspramente il nuovo concorso varato dalla giunta guidata da Pasquale Ricci. Polemiche roventi a San Martino dopo la pubblicazione di un concorso a tempo determinato. A scendere in campo sono i gruppi di opposizione che, con un durissimo documento, attaccano il Sindaco e gli amministratori. Ecco il testo:
“In data 17 luglio 2015 abbiamo appreso dal sito istituzionale del Comune di San Martino che l’Amministrazione ha approvato un bando per la formazione di una graduatoria da utilizzare per assunzioni a tempo determinato.
Solo qualche mese fa la stessa Amministrazione si è vista costretta ad annullare un bando di concorso per l’assunzione a tempo indeterminato, poiché il rischio era di dover inserire nell’organico del Comune lavoratori in mobilità presso altri Enti. E’ utile ricordare che, a seguito di questa decisione, tanti giovani di San Martino si ritrovano a dover rinunciare anche al rimborso delle spese che hanno sostenuto per la partecipazione.
Abbiamo fondati motivi per sostenere che il bilancio comunale è in forte sofferenza finanziaria, nonostante l’elevato carico fiscale imposto ai nostri concittadini, (abbiamo le tasse più alte della Valle Caudina) ma i nostri amministratori invece di allinearsi ai parametri dei comuni virtuosi sul controllo della spesa, insistono nel voler fare concorsi generici senza specificarne ne profili ne competenze.
Fin qui siamo nel campo di scelte strategiche che noi comunque contestiamo in quanto dimostrano l’incapacità di Ricci e i suoi sodali di organizzare la macchina comunale, ormai allo sbando; ma la cosa che esaspera e ferisce ancora di più è la “malefede” dei nostri amministratori che alla pubblicazione di un bando generico fanno seguire criteri particolarmente selettivi (36 mesi di servizio presso i comuni) che limitano la partecipazione a pochi ormai noti. Questo francamente ci dispiace, anche per gli stessi interessati che sono costretti a subire ormai da anni questa condizione di ricatto.
A tutto c’è un limite e la decenza mai perdersi, soprattutto quando ci si propone di guidare la “cosa pubblica”; autentica improvvisazione, troppe volte teatrale, reciproca delegittimazione dell’azione amministrativa e dei singoli sono ciò che lasciate trasparire senza dolervene troppo, persino nelle vostre delibere. Purtroppo, ormai con voi c’è poco da fare, manca la cultura dell’amministrazione pubblica tesa al bene comune, come testimonia il vostro atteggiamento esclusivamente rivolto ad assecondare bisogni privati a scapito del bene della comunità tutta (vedi gli ultimi appalti di cui si parla più sui marciapiedi che nelle sedi dovute).
A noi non resta per il momento che denunciare tutto questo con la speranza che il paese possa quanto prima liberarsi di questa fallimentare esperienza senza futuro e senza valori.
I Gruppi consiliari di opposizione”