San Martino, Ricci e Sorrentino: Spazzamento? Bando insufficiente

Il Caudino
San Martino, Ricci e Sorrentino: Spazzamento? Bando insufficiente

I consiglieri comunali Francesco Sorrentino e Costantino Ricci hanno depositato questa mattina un’istanza con la quale chiedono l’annullamento del bando per lo spazzamento delle strade.

Il Capitolato elaborato dall’amministrazione Pisano appare illegittimo, in quanto il valore dell’appalto di 33 mila euro, risulta incongruo, tanto che l’impresa eventualmente aggiudicataria non sarebbe in grado di realizzare neppure la copertura integrale del costo del lavoro diretto, né dei costi indiretti e dei costi generali di struttura, in palese violazione di quanto disposto dalla norma. Viene disatteso quanto previsto dal codice degli appalti sulla determinazione del valore economico da porre a base d’asta in fase di predisposizione della gara d’appalto. L’amministrazione chiede che il servizio venga svolto per 60 ore settimanali con tre unità lavorative, su 7 giorni a settimana compresa la domenica e i festivi (art. 11 Capitolato Speciale). Chiede inoltre che l’impresa metta a disposizione mezzi e attrezzature. Per questo offre € 33.000 (art. 4 Capitolato Speciale). Per quanto previsto dal bando l’impresa deve utilizzare tre lavoratori dipendenti assunti part time per 20 ore a testa. Abbiamo fatto due calcoli, utilizzando tre lavoratori dipendenti (Applicando il contratto collettivo “Pulizia”), la retribuzione del lavoratore dipendente di livello 1 (ovvero quello più basso), con qualifica di “Operai Manovali”, è di € 558,75 lordi mensili. Considerate tutte le retribuzioni, contributi e trattamento di fine rapporto, il costo annuo dei dipendenti per l’impresa è € 35.529,56. Quindi l’impresa con i 33 mila euro non riesce a pagare neppure i dipendenti. Anzi ci rimetterebbe oltre 2.500 euro. Figuriamoci se si considera la spesa per le attrezzature, gli automezzi, i dispositivi di sicurezza dei lavoratori. Oppure l’impresa non deve rispettare la legge, deve sottopagare i dipendenti. Non ci sono altre soluzioni. Riteniamo che questa politica di riduzione dei costi, con la pretesa di effettuare servizi sempre più articolati, rappresenti una costrizione indotta all’impresa aggiudicatrice a non poter rispettare a pieno gli obblighi in materia di lavoro, retribuzioni, contribuzioni e sicurezza. Il consiglieri del PD si oppongono alla gestione corrente che di fatto realizza una precarizzazione del lavoro, una riduzione degli stipendi, che mortifica i lavoratori e peggiora la qualità dei servizi offerti. L’auspicio è che vengano assegnate risorse congrue allo spazzamento e si correggano i palesi errori evidenziati nel capitolato.