San Martino: sacerdote prima che cardinale, la normalissima grandezza di don Frank

Redazione
San Martino: sacerdote prima che cardinale, la normalissima grandezza di don Frank

San Martino: sacerdote prima che cardinale, la normalissima grandezza di don Frank. Siamo abituati a pensare ai cardinali come ai dei principi, difficilmente, avvicinabili dalle persone comuni. Li immaginiamo lontani, chiusi nelle segrete stanze dei palazzi apostolici, magari mentre brigano o ordiscono trame.

Oppure, li disegniamo come dei profondi studiosi, assorti nei loro libri o ascetici. Insomma, in ogni caso lontani e distanti dal nostro mondo. Del resto, loro rispondono solo all’autorità papale e solo loro possono eleggere il Pontefice.

Poi, però, un cardinale figlio della nostra terra ci fa capire quanto quello che pensiamo non sia altro che un luogo comune. Il cardinale Framk Leo, arcivescovo di Toronto, in questi giorni è in visita a San Martino Valle Caudina. Si tratta del paese di origine della sua amata mamma che è scomparsa nel 2008.

“ Don Frank”, come lo chiamano affettuosamente a San Martino ama questo piccolo borgo e la sua gente. Proprio per questo suo amore è stato insignito della cittadinanza onoraria. Ma al cardinale piace stare tra la gente.

Lo ha dimostrato anche nella serata di ieri, quando dopo la santa messa e dopo l’intitolazione dell’oratorio parrocchiale al compianto don Ugo Della Camera,  si è fermato con le signore della parrocchia che in suo onore avevano preparato i cicatielli, che si fanno il giorno del santo patrono, 11 novembre, ed il famoso tarallo di San Martino.

Ma, oltre ad essere affabile e sorridente, don Frank è un prete vero. Un sacerdote che deve celebrare la santa messa. Deve  leggere il vangelo, spezzare il pane, versare il vino, distribuire l’eucarestia e pregare con i fedeli.

Un pastore vero, dall’incrollabile fede, che santifica il Signore dovunque. Così, questa mattina, il cardinale Leo ha celebrato la santa messa nella chiesa attigua al convento francescano di Santa Caterina.  Nulla di strano. Oggi è domenica, il giorno del Signore e, quindi, era normale che lo facesse.

Proprio oggi, però, come ha raccontato sul suo profilo facebook, Eugenio Tiseo aveva commissionato da tempo al parroco, don Fabio Zollo, una messa in suffragio dei suoi genitori: Vincenzo, scomparso nel 2003 a soli 64 anni e Maria Ciardiello, morta due anni fa a 84 anni.

Dalle nostre parti, oltre a recarci al cimitero, abbiamo il piacere di ricordare i nostri cari proprio con una funzione religiosa.  Ma quella di oggi per Eugenio Tiseo è stata una messa davvero speciale. E’ stata, infatti, officiata dal cardinale di Toronto. Non solo, don Frank, proprio come avrebbe fatto don Fabio, ha ricordato il papà Vincenzo e la mamma Maria.

Magari un’altra persona non l’avrebbe fatto. Ma per lui è stata la cosa più normale di questo mondo. In questi due giorni in terra caudina, il cardinale Leo sta mostrando una straordinaria umiltà ed una empatia straordinaria. Tutte cose che ci fanno capire i motivi per i quali il compianto papa Francesco aveva voluto nominare questo giovane cardinale.