San Martino: si rinnova la tradizione della “juta” a Montevergine
Si è rinnovata a San Martino la tradizionale “juta a Montevergine”: un vero e proprio pellegrinaggio a piedi che, attraverso le montagne, porta diritti da “Mamma Schiavona”.
Questa volta la cosa è stata organizzata in maniera “ufficiosa”, visto le difficoltà e la poca sicurezza del percorso: il Comune di Pannarano, infatti, sta realizzando dei lavori tra Mafariello e acqua delle vene. Tra gli animatori della “lunga passeggiata” anche Francesco Capuano, consigliere comunale di San Martino molto attento ai temi della montagna (è l’organizzatore delle tante escursioni sul Partenio).
La tradizione del pellegrinaggio affonda le sue radici nei secoli passati, quando per arrivare al santuario mariano non si poteva che andare a piedi. Da San Martino Valle Caudina ogni anno si organizza questo lungo e faticoso che cammino che, quest’anno, si è concluso con una messa del parroco don Salvatore Picca proprio a Montevergine. A San Martino il pellegrinaggio nasce negli anni Sessanta grazie a Giovanni Capuano, defunto nel 1987, che insieme ad un gruppo di giovani, per sentieri di montagna raggiungeva il santuario e poi tornava a piedi: 27 chilometri più 27.
(nella foto: Campo Maggiore a Mercogliano dal profilo fb di Franco Capuano)
A. V.