San Martino V.C.: Carlo Clemente, i mille sacrifici di un ragazzo per bene
San Martino V.C.: Carlo Clemente, i mille sacrifici di un ragazzo per bene. La Procura della Repubblica di Terni ha disposto solo l’esame esterno della salma di Carlo Clemente. Si tratta del 36enne di San Martino Valle Caudina morto ieri mentre lavorava in un cantiere per la realizzazione di un metanodotto sempre in provincia di Terni.
Lo rende noto l’avvocato Iginio Crispo che sta seguendo per conto della famiglia di Carlo tutta questa drammatica vicenda. Carlo Clemente è caduto in un fossato da un’altezza di cinque metri. Effettuati tutti i rilievi, la Procura ha deciso di non effettuare l’autopsia, ritenendo sufficiente la ricostruzione dei fatti.
La salma è stata dissequestrata ma ancora non arriva il via libera per poter riportare il corpo a San Martino Valle Caudina dove gli verrà reso l’estremo saluto.
Un ragazzo d’oro
Intanto, emergono altri particolari sulla personalità di questo ragazzo che faceva mille sacrifici per non far mancare nulla alle sue due figlie ed anche per aiutare la famiglia della mamma.
Il suo stipendio era l’unico sostentamento e, quindi, lui si ingegnava in mille altri lavori nei giorni liberi.
Quando tornava a San Martino, nei fine settimana lavorava con una ditta che si occupava di montare palchi e strutture per le feste. Ed ancora, non prendeva le ferie nel mese di agosto come tutti gli altri operai. Chiedeva di poterne fruire nel mese di giugno ed in quelle due settimane si occupava nel raccogliere le ciliegie.
Insomma, viveva per sostenere le sue due famiglie e lavorava duramente per farlo. Cercava di farsi in quattro per tutti e nessuno lo ha mai sentito lamentarsi. Sapeva che c’era bisogno, si rimboccava le maniche e trovava sempre qualcosa da fare.
Il vuoto che lascia
Una tragica fatalità lo ha portato via ed ora lascia un vuoto veramente incolmabile. Carlo era un ragazzo di sani principi, un lavoratore, una persona per bene contro cui il destino si è accanito.