San Martino Valle Caudina: Caro Salvatore, sei uno che divide la nostra comunità!

Redazione
San Martino Valle Caudina: Caro Salvatore, sei uno che divide la nostra comunità!

Caro Salvatore.
Tralascio il “Don” perchè mi rivolgo all’uomo Salvatore.
Non c’è dubbio che da quando sei arrivato a S. Martino City, fai discutere e fai notizia.
Media locali e nazionali ti hanno dato grande notorietà per le tue posizioni politiche.
Prete salviniano a S. Martino? E chi l’avrebbe mai detto?
Prima da prete e di conseguenza anche da uomo sei uno che divide la nostra comunità.
L’uomo si può capire, libero di pensarla come crede.
Ma un uomo di chiesa, nel bene e nel male, è un esempio per tanti, soprattutto per i giovani.
Di conseguenza però sarai sempre criticato e combattuto su valori che sono nel dna di tutta S. Martino, Solidarietà Accoglienza Umanità.
Spesso nelle tue risposte via social dici che non leggiamo attentamente cosa scrivi, che capiamo male o travisiamo le tue parole.
Stavolta sei tu che ti sei distratto un attimo.
Non invoco nessuna tua eliminazione fisica, ci mancherebbe, forse mentre leggevi un mio scritto ti ha chiamato il direttore del New York Times per una intervista e ti sei distratto?
Infine non faccio parte di nessuna “elitte”
Le mie origini sono modeste oneste e popolari, sono sempre stato un cane sciolto dal cuore rosso sì, questo sì, ma che io appartenga ad una qualsiasi elitte è una tua fantasia e una totale fesseria.
Per quanto riguarda le pietre di tufo, sappi che è gia cuccesso a S. Martino e chissà potrebbe succedere ancora.
Ma era rivolto ad un portone non ad un uomo.
Infine ricordati Don Salvatore, anche se un giorno dovessi diventare Vescovo di Roma, devi dar conto del fatto che non hai intestato e dedicato l’oratorio di via A. Viscione a Don Ugo della Camera.
Con questa tua scelta, in qualche modo è come se avvessi tradito il desiderio e la fiducia di tutta la famiglia sammartinese.
Forse non lo sai ma chi tradisce la famiglia, perde la stima dei nemici e il rispetto degli amici.
Continua così Don Salvatore, ormai sei il Feltri della Valle Caudina, articolo dopo articolo, intervista dopo intervista, prima o poi arriverai di sicuro a Cologno Monzese sul divano bianco della D’Urso, magari insieme al tuo capitano, con un foulard verde e col sole delle Alpi in bella vista.
Buona vita, Salvatore.

Renato Genovese