San Martino Valle Caudina: sfilano i gonfaloni, ma l’unità della Valle resta una chimera

Redazione
San Martino Valle Caudina: sfilano i gonfaloni, ma l’unità della Valle resta una chimera

San Martino Valle Caudina. E’ bello vedere i gonfaloni, non c’è che dire. E’ bello anche vedere insieme i sindaci di comuni limitrofi. Ma cosa c’è oltre la parata, per nulla trionfale?

Questa mattina, come ogni anno, si è svolta, a San Martino Valle Caudina, la sfilata dei gonfaloni dei comuni della Città Caudina. In serata ci sarà il corteo storico ed il sindaco Pasquale Pisano dedica la mattinata a quella bella, e tradita idea, che è l’Unione dei comuni. Con i gonfaloni, questa mattina, ci sarebbero dovuti essere gli sbandieratori di Cava dei Tirreni, ma un guasto al loro pullman ne ha impedito la presenza e lo spettacolo molto suggestivo.

Quello del sindaco Pasquale Pisano vuole essere un monito ed un invito a superare gli antichi steccati per riuscire a creare un’unica entità geografica che abbia un peso nello scacchiere regionale.

Monito ed invito, accolti dal presidente pro tempore dell’Unione, il sindaco di Rotondi, Antonio Russo, anche se poi, lo stesso presidente, ad oggi, poco e nulla ha fatto.

A settembre cercherà di riaprire la vertenza con la regione Campania per la linea ferroviaria Benevento – Napoli, via Valle Caudina. Vertenza che sarebbe dovuta essere aperta subito dopo la sua elezione, avvenuta il 28 febbraio scorso. Questa volta, però, non intendiamo fare polemiche con il dottore Russo, l’articolo intende solo stimolare i sindaci, gli assessori, i consiglieri comunali, i partiti politici, le associazioni, gli imprenditori, i cittadini e cercare di capire che da soli non si va da nessuna parte.

Non è semplice dar vita ad un processo costituente, siamo i primi a riconoscerlo.

L’Unione può essere, può iniziare ad esistere  solo se si gettano serie basi culturali, se si invoca, non usiamo questo verbo a caso, il coinvolgimento dei giovani.

Ogni giorno la Valle Caudina riceve uno schiaffo da qualcuno, sia esso un politico regionale o nazionale, un manager di società pubbliche, basti pensare alla sanità o alla stessa linea ferroviaria. Oltre agli schiaffi, ci sono i colpi sotto la cintura che ci gettano al tappeto. Certo, cerchiamo sempre di rialzarci, ma i colpi sono sempre di più ed arrivano da tutte le parti.

Ripetiamo, è bello vedere sfilare i gonfaloni, è bello sapere che, almeno, una volta l’anno si cerca di ragionare sull’idea dell’Unione. Ma, oltre alla sfilata e alle belle parole, è arrivata l’ora di passare ai fatti. In questa  partita non ci sono i tempi supplementari e l’arbitro sta per fischiare la fine, la fine non della gara, la fine della Valle Caudina.