San Martino, venticinque anni fa il concerto di Vasco Rossi: un sogno realizzato
San Martino Valle Caudina. Venticinque anni, un quarto di secolo, ma per chi c’era, ed eravamo in tanti, sembra proprio ieri.
L’estate del 1991 per chi viveva in Valle Caudina ed aveva meno di 30 anni aveva un solo nome “Vasco Rossi”.
Già nei primi mesi di quella primavera si era sparsa la voce che il rocker di Zocca si sarebbe esibito nell’ambito di “San Martino Arte”, ma sembrava solo un sogno. Poi, però, il patron della rassegna della Pro-Loco, Gianni Raviele, rese tutto ufficiale: il Blasco nazionale avrebbe aperto la rassegna ai primi di agosto.
Da quel momento scoppiò un putiferio che noi de “Il Caudino” ricordiamo benissimo.
Il giornale, grazie all’antica amicizia tra il nostro direttore Alfredo Marro ed il grande Gianni, faceva da ufficio stampa alla rassegna e vendeva i biglietti per l’evento.
Fummo subissati di richieste: dalla Puglia, dalla Calabria e, naturalmente, da Napoli.
Grazie a Vasco, San Martino era diventato l’ombelico del mondo.
Aveva già ospitato artisti di fama, ma nessuno era di così alto impatto emotivo. Nel primo pomeriggio del giorno fissato, quando già migliaia di ragazzi stavano entrando nel terreno che era stato individuato per il concerto, si scatenò un temporale fortissimo che danneggiò l’impianto acustico e rese il terreno un pantano. Il concerto fu annullato ed il sogno sembrava essere sfumato.
Gianni Raviele corse subito ai ripari e si assicurò per la serata finale della rassegna un altro big della musica italiana: Claudio Baglioni. Ma i tanti ragazzi che avevano sperato in quell’evento continuarono a credere che Vasco Rossi potesse tornare. E fu così. Proprio la sera del concerto di Baglioni fu annunciato che Vasco sarebbe tornato il 29 settembre, questa volta nel campo sportivo.
Fu un successo strepitoso, qualcosa di indimenticabile. (Foto: profilo fb Matilde Villanova)
Luca Raviele