San’Agata de’ Goti, Valentino: Chiedo serietà e verità sull’ospedale!
“È un fatto grave che alcuni Sindaci non abbiano ricevuto l’avviso di convocazione dell’assemblea che si è tenuta oggi a Palazzo Mosti ed ho ritenuto doveroso in premessa segnalarlo. Anche se, ed è di una gravità assoluta, anche oggi, su un tema così importante quale quello della sanità, non si sia raggiunto il numero legale”. Così Carmine Valentino nel corso dell’assemblea dei sindaci sul tema della Sanità provinciale. “Un’assemblea convocata e sconvocata più e più volte all’indomani del DCA 54/2017 e che oggi finalmente si è celebrata, quale atto dovuto e non per concessione. Forse in ritardo, ma l’importante che si sia celebrata. Io non amo fare proclami inutili, gridare a vuoto e anche in modo irrispettoso verso le istituzioni. Io chiedo serietà e la verità dei fatti sui provvedimenti attuati sulla creazione della nuova Azienda Ospedaliera «San Pio» prodotta dall’accorpamento tra A.O. Rummo e il Presidio Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e ritengo necessario fare chiarezza sulla vicenda, sulle sue prospettive di questa nuova visione organizzativa, necessaria ma nel contempo concreta rispetto alle reali esigenze delle comunità amministrate. A chi in queste ore grida soltanto, rispondo che pensasse a quanto abbia prodotto finora, a quanto abbia fatto e proposto”.
Alquanto duro Valentino che poi ha continuato: “Voglio ricordare a tutti che il Governo ed il Consiglio Regionale, già nel 2015, con Legge Regionale, hanno garantito a tutte le Province della Campania il mantenimento dei cosiddetti «DEA DI II° LIVELLO», ossia le Aziende Ospedaliere di Rilievo Nazionale, tra cui il Rummo di Benevento. Quindi ogni atto o azione deve in modo condiviso garantire questo! Così facendo, si è da subito evitata, quindi allontanata, la fondata possibilità/necessità di un accorpamento tra il Rummo e il Moscati di Avellino afferente l’area vasta Irpinia-Sannio.
Tuttavia, il quadro delle norme ministeriali rimane invalicabile per i Presidi Ospedalieri Territoriali delle ASL che, in assenza di sufficiente produttività, vanno incontro alla riconversione o alla chiusura. Si tratta di una «strada segnata» che riguarda la quasi totalità dei Presidi territoriali regionali e, quindi, anche del Presidio di Sant’Agata dei Goti, nonostante esso abbia, per collocazione geografica e per la sua struttura di recente costruzione, enormi potenzialità assistenziali. Avendo consapevolezza di queste potenzialità, su spinta anche della rappresentanza istituzionale e politica locale , in primis del nostro consigliere regionale Mortaruolo e non solo…il Presidente De Luca, nella sua veste di Commissario ad Acta, nel ri-definire il riordino della rete ospedaliera campana, ha determinato, con il DCA 54/17, la creazione della nuova Azienda «Rummo – Sant’Alfonso de’ Liguori», individuando il Plesso di Sant’Agata, per una parte rilevante dei posti letto, quale sede di Polo Oncologico di interesse regionale. Coerentemente, la Direzione Generale, ha, quindi, recepito nel nuovo atto aziendale tale creazione. Attraverso quest’operazione, l’Azienda Ospedaliera sannita aumenta anche il numero dei posti-letto complessivi, rafforzando la capacità competitiva nei confronti delle altre Aziende, sia nei numeri, che nella qualità dell’offerta”. Valentino poi ha affermato che “per quanto riguarda la rimodulazione del Pronto Soccorso del Sant’ Alfonso in Punto di I° Intervento é bene precisare che il Presidio è oggi parte di una nuova Azienda in cui è presente un «Dipartimento di Emergenza di II° livello». Pertanto chi oggi arriva al Presidio del S. Alfonso per un’emergenza, entra nel Pronto Soccorso di un DEA di II° livello che, attraverso il Punto di Primo intervento, si farà carico rapidamente ed efficacemente di risposte adeguate. Al contrario, chi arriva al Pronto Soccorso di Sant’Agata ora, con un codice di alta criticità, viene immesso nelle rete del 118 regionale per poter trovare un’adeguata assistenza, con tutte le conseguenze ed i disagi derivanti. Il punto di primo intervento a Sant’Agata dei Goti – ha continuato – dovrà garantire una copertura h 24 con relativa assistenza sanitaria. Quindi basta azioni strumentali e disinformazione. Bisogna poi rassicurare il primo cittadino di Benevento, così come alcuni sindaci che continuano ad essere titubanti, che il Polo Oncologico arricchirà il presidio di Sant’Agata dandogli una prospettiva seria. È chiaro, altresì, che la sua realizzazione sia un percorso che necessiti, quindi, di essere accompagnata nel tempo da una forte azione delle Istituzioni preposte, e siamo fermi a chiederne cronoprogramma attuativo certo. Non una contrapposizione tra il “Rummo” e “Sant Alfonso” , ma il “San Pio” come prospettiva per un rilancio serio. Questo vogliamo! Dobbiamo insieme sostenere questa strada con le rappresentanze istituzionali ed anche politiche, al fine di garantire il rigoroso rispetto di quanto sancito negli atti ufficiali costitutivi della nuova Azienda «Rummo – Sant’Alfonso de’ Liguori» ed è utile un confronto continuo con i vertici della Regione Campania. Saremo altresì vigili sulle modalità e sulla tempistica della gestione da parte degli Organi regionali, nonché sulle scelte che il Management effettuerà sul piano organizzativo e professionale”.
Alquanto duro Valentino che poi ha continuato: “Voglio ricordare a tutti che il Governo ed il Consiglio Regionale, già nel 2015, con Legge Regionale, hanno garantito a tutte le Province della Campania il mantenimento dei cosiddetti «DEA DI II° LIVELLO», ossia le Aziende Ospedaliere di Rilievo Nazionale, tra cui il Rummo di Benevento. Quindi ogni atto o azione deve in modo condiviso garantire questo! Così facendo, si è da subito evitata, quindi allontanata, la fondata possibilità/necessità di un accorpamento tra il Rummo e il Moscati di Avellino afferente l’area vasta Irpinia-Sannio.
Tuttavia, il quadro delle norme ministeriali rimane invalicabile per i Presidi Ospedalieri Territoriali delle ASL che, in assenza di sufficiente produttività, vanno incontro alla riconversione o alla chiusura. Si tratta di una «strada segnata» che riguarda la quasi totalità dei Presidi territoriali regionali e, quindi, anche del Presidio di Sant’Agata dei Goti, nonostante esso abbia, per collocazione geografica e per la sua struttura di recente costruzione, enormi potenzialità assistenziali. Avendo consapevolezza di queste potenzialità, su spinta anche della rappresentanza istituzionale e politica locale , in primis del nostro consigliere regionale Mortaruolo e non solo…il Presidente De Luca, nella sua veste di Commissario ad Acta, nel ri-definire il riordino della rete ospedaliera campana, ha determinato, con il DCA 54/17, la creazione della nuova Azienda «Rummo – Sant’Alfonso de’ Liguori», individuando il Plesso di Sant’Agata, per una parte rilevante dei posti letto, quale sede di Polo Oncologico di interesse regionale. Coerentemente, la Direzione Generale, ha, quindi, recepito nel nuovo atto aziendale tale creazione. Attraverso quest’operazione, l’Azienda Ospedaliera sannita aumenta anche il numero dei posti-letto complessivi, rafforzando la capacità competitiva nei confronti delle altre Aziende, sia nei numeri, che nella qualità dell’offerta”. Valentino poi ha affermato che “per quanto riguarda la rimodulazione del Pronto Soccorso del Sant’ Alfonso in Punto di I° Intervento é bene precisare che il Presidio è oggi parte di una nuova Azienda in cui è presente un «Dipartimento di Emergenza di II° livello». Pertanto chi oggi arriva al Presidio del S. Alfonso per un’emergenza, entra nel Pronto Soccorso di un DEA di II° livello che, attraverso il Punto di Primo intervento, si farà carico rapidamente ed efficacemente di risposte adeguate. Al contrario, chi arriva al Pronto Soccorso di Sant’Agata ora, con un codice di alta criticità, viene immesso nelle rete del 118 regionale per poter trovare un’adeguata assistenza, con tutte le conseguenze ed i disagi derivanti. Il punto di primo intervento a Sant’Agata dei Goti – ha continuato – dovrà garantire una copertura h 24 con relativa assistenza sanitaria. Quindi basta azioni strumentali e disinformazione. Bisogna poi rassicurare il primo cittadino di Benevento, così come alcuni sindaci che continuano ad essere titubanti, che il Polo Oncologico arricchirà il presidio di Sant’Agata dandogli una prospettiva seria. È chiaro, altresì, che la sua realizzazione sia un percorso che necessiti, quindi, di essere accompagnata nel tempo da una forte azione delle Istituzioni preposte, e siamo fermi a chiederne cronoprogramma attuativo certo. Non una contrapposizione tra il “Rummo” e “Sant Alfonso” , ma il “San Pio” come prospettiva per un rilancio serio. Questo vogliamo! Dobbiamo insieme sostenere questa strada con le rappresentanze istituzionali ed anche politiche, al fine di garantire il rigoroso rispetto di quanto sancito negli atti ufficiali costitutivi della nuova Azienda «Rummo – Sant’Alfonso de’ Liguori» ed è utile un confronto continuo con i vertici della Regione Campania. Saremo altresì vigili sulle modalità e sulla tempistica della gestione da parte degli Organi regionali, nonché sulle scelte che il Management effettuerà sul piano organizzativo e professionale”.
“Questo è il quadro attuale che rappresenta una risposta vera ai bisogni della sanità provinciale ed un’occasione per inserire il Sannio all’interno di dinamiche assistenziale di alto valore scientifico e professionale su basi regionali, fermo restando e condivisa la necessaria urgenza a dare risposte alle difficoltà presenti sia al Rummo che al Sant Alfonso. Questi sono i nuovi orizzonti sotto i quali il nostro sistema sanitario oggi si può muovere, e purtroppo assumono contorni di strumentalità, peraltro occorsi in condizioni di relativa ignoranza dei fatti”.
Da qui le conclusioni di Carmine Valentino:
“Opportunamente ho informato il consigliere regionale Mortaruolo che sarà promotore con il presidente commissario De Luca, di un tavolo istituzionale proprio alla presenza di De Luca. Siamo stanchi di questa strumentale informazione. Noi non abbiamo bisogno di capipopolo ma di chi trova soluzioni ai problemi. Quanto abbiamo fatto e quello che si sta’ facendo è noto a tutti. A Tutti ! “.
Da qui le conclusioni di Carmine Valentino:
“Opportunamente ho informato il consigliere regionale Mortaruolo che sarà promotore con il presidente commissario De Luca, di un tavolo istituzionale proprio alla presenza di De Luca. Siamo stanchi di questa strumentale informazione. Noi non abbiamo bisogno di capipopolo ma di chi trova soluzioni ai problemi. Quanto abbiamo fatto e quello che si sta’ facendo è noto a tutti. A Tutti ! “.