Sannio, arriva l’unità speciale per il Coronavirus: inizierà i lavori da Paolisi
L’Asl di Benevento entra nelle case delle persone affette da Covid-19, dando priorità ai residenti nella zona rossa. Attivata l’Unità Speciale di Continuità Assistenziale (Usca) per la gestione dei pazienti positivi al nuovo Coronavirus in sorveglianza sanitaria obbligatoria.
Sette i medici assunti a tempo determinato dall’Azienda di via Oderisio per svolgere il nuovo servizio. In questa settimana, hanno ultimato il periodo di formazione e avviato le prime attività, affiancati da uno specialista infettivologo dell’Asl.
Fino a lunedì prossimo incluso, svolgeranno sorveglianza telefonica, attraverso chiamate dirette alle famiglie con uno o più componenti Covid positivi. «Da martedì prossimo – sottolinea il Direttore Sanitario dell’Asl Benevento, Maria Concetta Conte – cominceranno le visite a domicilio dell’Usca partendo dal Comune di Paolisi.
In questa fase iniziale, nella zona rossa come nel resto del Sannio, sulla scorta di informazioni richieste dall’Asl ai Medici di Medicina Generale circa l’andamento clinico e la terapia già avviata a domicilio sui pazienti Covid, l’Unità Speciale garantirà specifica assistenza clinico-terapeutica Covid orientata». Successivamente, saranno i Medici di Medicina Generale e i Pediatri di Libera scelta a selezionare, attraverso il triage telefonico, i soggetti da segnalare all’Usca per le verifiche a domicilio.
L’Unità Speciale, attiva tutti i giorni, dalle ore 9 alle 15, non interverrà per effettuare i tamponi, compito già attribuito ad altri operatori dell’Asl. La scelta di dare priorità a un controllo su Paolisi, prevista anche nell’Ordinanza del Presidente della Regione Campania n° 29 dell’8 aprile scorso, è stata dettata dalla volontà di contenere un’eventuale diffusione del virus e di offrire una risposta immediata ai soggetti già contagiati. In quest’ottica va vista anche la decisione di partire con l’esecuzione di test rapidi su residenti della zona rossa che hanno avuto contatti con le persone risultate positive. A quanti risulteranno positivi ai test rapidi saranno contestualmente effettuati i tamponi di verifica.
L’attenzione dell’Asl, pur rimanendo alta su tutto il territorio sannita, è concentrata soprattutto sulla zona rossa e sui casi di “Villa Margherita”. Il centro di riabilitazione di Benevento è monitorato costantemente e la Direzione Strategica dell’Azienda Sanitaria è in continuo contatto con la proprietà per soddisfare i bisogni dei pazienti affetti da Covid-19 che si trovano nella struttura.
Non solo. L’Asl ha effettuato i tamponi a domicilio su tutti gli operatori di “Villa Margherita” in sorveglianza sanitaria e i soggetti positivi al Coronavirus con i rispettivi nuclei familiari saranno presi in carico dall’Usca.
Per quanto riguarda, infine, alcune iniziative avviate da singoli sindaci – come l’esecuzione, in modo autonomo e non condiviso con l’Azienda Sanitaria, di test rapidi che si sta registrando in alcuni Comuni sanniti – si precisa che tale procedura può rivelarsi fuorviante e rappresentare solo un elemento di disturbo per una corretta e codificata strategia di contenimento.
L’approccio diagnostico attraverso i test rapidi è infatti previsto per gli operatori sanitari e qualsiasi utilizzo dei test per altre categorie di soggetti deve essere concordato con l’Asl di riferimento e in presenza di una concreta necessità – ravvisata, al momento, nel Sannio solo per i residenti nella zona rossa – che può essere riscontrata sulla base dei dati epidemiologici raccolti ed elaborati dall’Asl.