Sannio: situazione insostenibile per il ciclo dei rifiuti!
Sannio. Si è tenuta stamani alla Rocca dei Rettori, l’Assemblea dei Sindaci della Provincia di Benevento, convocata dal Presidente della Provincia Antonio Di Maria, per dibattere sul tema: “Ciclo dei rifiuti nella provincia di Benevento. Analisi e determinazioni”.
Sono risultati presenti 62 Sindaci o loro delegati in rappresentanza di 251.144 abitanti.
Il Presidente ha illustrato ai presenti le ragioni che lo hanno indotto a convocare questa Assemblea in materia di rifiuti. Di Maria ha ammesso la propria forte preoccupazione per la possibile esplosione di una vera e propria crisi di gestione del ciclo rifiuti ed ha avvertito: “non è possibile restare inerti di fronte alla gravità dei problemi sul tappeto”, denunciando sia la stasi registrata negli anni precedenti sul tema dell’impiantistica per il trattamento rifiuti, sia l’incancrenirsi di una serie di irrisolti problemi pregressi, a partire dalla situazione debitoria in cui versa da anni la Samte, Società provinciale del ciclo dei rifiuti. La situazione è diventata insostenibile, però, ha spiegato Di Maria, con l’incendio dello Stir di Casalduni del mese di agosto 2018. Quindi Il Presidente si è detto fortemente critico rispetto alle dotazioni impiantistiche sul territorio, ai mancati interventi di ristoro ambientale e perequazione da parte sia del Governo centrale che di quello regionale per le discariche “post mortem”, discariche insediate nel Sannio dalla Gestione Commissariale per l’emergenza rifiuti prima del 2009. Il Presidente ha infine riconosciuto di essere del tutto insoddisfatto di un provvedimento che lui stesso ha dovuto assumere nei giorni scorsi per tenere a galla la stessa Società Samte ed il ciclo dei rifiuti nel Sannio. Sotto accusa, dunque, la stessa delibera del Presidente della Provincia n. 174 del 27 giugno scorso, con oggetto: “Costo provvisorio del segmento di competenza provinciale della tariffa rifiuti” per l’anno 2019. Determinazioni”, che, recependo le richieste della Samte, di fatto, stabilisce per ciascun abitante un sovrappiù di € 14,57 rispetto alle determinazione tariffare precedentemente comunicata.
Di Maria ha, quindi, lasciato la parola all’Amministratore Unico della Samte, peraltro di recente nomina, Carmine Agostinelli, che ha illustrato all’Assemblea la pesante situazione in cui versa la Società che dà lavoro a 52 dipendenti. L’Amministratore ha affermato la necessità di portare a termine una volta per tutte un’operazione di chiarezza sulle ragioni di uno sbilancio pari a 22 milioni di euro che la Samte registra attualmente e che ha portato al Concordato preventivo ed alla messa in Cassa integrazione dei dipendenti. Agostinelli ha difeso l’impostazione del Piano industriale da lui stesso predisposto ed ha affermato che i 14,57 Euro per abitante che ha richiesto alla Provincia e che la Provincia ha accolto non possono e non debbono far dimenticare che la stessa Samte ha ancora la possibilità di fare utili e ha già prefigurato la possibilità che la tariffa per il conferimento rifiuti possa tornare ad essere “accettabile” e giungere fino ad un importo di circa 162 euro.
Il Presidente ha dato quindi la parola all’Advisor legale della Samte, Antonio Pio Morcone, e ai Sindaci presenti per un dibattito che è stato in alcuni momenti assai animato e polemico a ragione principalmente del fatto che parte del “rosso in Bilancio” della Samte, come ha sostenuto l’Advisor, è stato anche dovuto al mancato pagamento da parte di alcuni Comuni della tariffa per i servizi resi da Samte.
Sono intervenuti nel dibattito i Sindaci di: Benevento, Bucciano, Paduli, Telese Terme, Morcone, Castelpagano, Sant’Arcangelo Trimonte, Apice.
Al termine del confronto è emersa, per iniziativa in particolare dei Sindaci di Benevento, Bucciano e Telese Terme, la proposta di ritirare o sospendere, per approfondimenti tecnico-giuridici, la delibera presidenziale n. 174/2019 di aumento dei costi, e, quindi, in caso di positiva risposta del Presidente, di istituire un Comitato ristretto di Sindaci per elaborare una proposta politica forte nei confronti del Governo nazionale e di quello regionale sulla questione della perequazione e del ristoro ambientale, nonché per affrontare la possibile emergenza rifiuti prossima ventura.
Il Presidente della Provincia, concludendo il dibattito, prendendo atto delle sue conclusioni, ha chiesto ed ottenuto dall’Assemblea alcune ore di riflessione sulla proposta di ritiro o sospensione del proprio provvedimento.