Sant’Agata de’ Goti: i servizi sanitari all’attenzione del sindaco Giovannina Piccoli
Sant’Agata de’ Goti. A pochi giorni dalla sua proclamazione Giovannina Piccoli, neoeletto sindaco di Sant’Agata de’Goti è già al lavoro e sta affrontando, in particolare, la fondamentale problematica dei servizi sanitari sul territorio.
Nella mattinata di ieri 4 giugno, infatti, la prima cittadina ha incontrato il Direttore Generale dell’Asl Benevento, dott. Franklin Picker, per discutere circa il trasferimento degli Ambulatori distrettuali e della Farmacia Territoriale dal “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” alla struttura ex Coltivatori Diretti di Via Starza-Caudina, recentemente ristrutturata.
“E’ essenziale- ha dichiarato a margine dell’incontro Giovannina Piccoli – riprendere quello che abbiamo lasciato in sospeso solo per qualche giorno e per ovvi motivi, non certo futili.
Non abbiamo dimenticato, come potremmo, le questioni importanti che riguardano questa città, questo territorio e le tante tantissime persone alle quali vanno garantiti diritti, inviolabili, come quello alla salute.
Con il Direttore Generale Picker abbiamo affrontato gli aspetti logistici relativi al trasferimento dei servizi Asl dal P.O. De’Liguori al centro città. Credo sia un’ottima notizia e una soluzione che soddisfa innanzitutto i nostri concittadini. A breve saranno forniti ulteriori dettagli in merito.
Restando in tema “Ospedale” continueremo a tenere alta l’attenzione affinché vengano implementati tutti i servizi sanitari necessari e garantite e tutelate le legittime ragioni di una Comunità.
Riguardo all’ospedale colgo l’occasione per confermare al presidente del “Comitato Curiamo La Vita”, Mena Di Stasi, e a tutti i suoi componenti il mio impegno per questa giusta causa collettiva e la mia disponibilità all’ascolto e al confronto.
Purtroppo i numerosissimi impegni istituzionali di questi primi giorni di mandato non mi hanno consentito di farlo personalmente; a brevissimo però incontrerò la presidente Di Stasi e gli uomini e le donne del Comitato per confermare loro il plauso e tutto il dovuto supporto, mio personale e dell’intera Amministrazione. Sono convinta che insieme saremo una squadra ancora più forte per cui mettiamo da parte le diffidenze, evitiamo ogni tipo di speculazione e lavoriamo, insieme e nel rispetto dei ruoli, per un unico obiettivo: il P.O. Sant’Alfonso Maria de’Liguori come struttura d’eccellenza ma anche di servizi sanitari primari ed essenziali.
Con il direttore Picker – ha proseguito il sindaco Piccoli – abbiamo affrontato anche la tematica “Centro Medico Erre” e la sua paventata chiusura che, da mesi e mesi, sta tenendo sulle spine centinaia di persone, tra lavoratori e assistiti. E’ evidente che il problema coinvolge l’ASL solo per gli aspetti relativi alla drastica riduzione dell’assistenza che si verrebbe a determinare nell’ipotesi peggiore.
Come Sindaco da oggi in poi seguirò personalmente ogni passaggio delle procedure in corso e mi batterò in ogni contesto istituzionale a ciò preposto per scongiurare questa chiusura e fare salva una struttura che da decenni rappresenta un punto di riferimento sanitario importantissimo per un comprensorio territoriale molto vasto e, per Sant’Agata e comuni limitrofi, un’azienda che ha dato e da lavoro a un centinaio di famiglie.
Già oggi pomeriggio avrò un incontro con l’Amministratore Unico del CMR per capire quali sono le strategie della proprietà, pretendendo chiarezza e, al tempo stesso, fornendo ogni supporto che l’Amministrazione è legittimata a dare.
Il CMR è un patrimonio di Sant’Agata de’ Goti e va difeso ad ogni costo. Io e l’Amministrazione che rappresento lo faremo senza indugi, né tentennamenti.
In ultimo voglio rassicurare i genitori dei tanti giovani e giovanissimi che usufruiscono dei servizi terapeutici e delle cure del Centro, ai quali va tutta l’ammirazione, il rispetto e la mia comprensione, da donna e da madre, oltre che da Sindaco, comunicando loro che il Direttore Generale Picker nei prossimi giorni pubblicherà una delibera con la quale sarà ripristinata la cosiddetta assistenza indiretta ASL, per cui sarà ancora l’Azienda Sanitaria a farsi carico dei relativi costi.
Credo che a causa di una cattiva informazione, sul tema c’è stata molta confusione, e forse c’è ancora. Per questo a chi è chiamato al delicato compito di fare informazione voglio rivolgere l’accorato invito di trattare e scrivere di temi tanto delicati per la vita stessa delle persone solo dopo aver approfondito e documentato ogni aspetto del problema, attingendo notizie e documenti direttamente alla fonte o alle fonti; altrimenti non si rende un buon servizio ai lettori e soprattutto alla comunità”.