Sant’Agata de’ Goti, Istituto de’ Liguori: la Scuola apre al mondo del lavoro

Redazione
Sant’Agata de’ Goti, Istituto de’ Liguori: la Scuola apre al mondo del lavoro

La scuola si apre al lavoro. Questo il senso della presentazione di questa mattina, all’Istituto ‘de’ Liguori’, dove gli alunni del liceo classico hanno portato a conoscenza di colleghi e genitori, il progetto ASL, Alternativa Scuola-Lavoro. Il progetto si è sviluppato nel corso dello scorso anno scolastico, grazie alla collaborazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, con cui gli alunni del ‘de’ Liguori’ hanno potuto toccare con mano il lavoro dell’archeologo e scoprire un mondo che a volte in Italia è sottovalutato.
“Sono fondamentali per l’apprendimento dei nostri alunni queste giornate di approfondimento tematico” – ha commentato la Dirigente Scolastica, Icolaro. “Con il progetto ASL, i ragazzi, con pochissime risorse a disposizione, hanno compreso come nel mondo del lavoro sono la determinazione e l’impegno quello che paga”.
La coordinatrice del progetto, la professoressa Filomena Moscato, ha presentato il lavoro degli alunni, sottolineando come “il progetto non è rimasto solo sulla carta, ma è diventato qualcosa di reale e tangibile, in cui i ragazzi sono diventati protagonisti”.
Un ruolo importante nel progetto ASL, l’ha avuto la delegata al patrimonio archeologico del Comune caudino, Angela Ascierto, che ha speso parole di apprezzamento per il progetto, ma soprattutto per il ruolo che gli alunni hanno avuto nel progetto stesso.
“Tanti ragazzi si sono resi disponibili a fare da volontari quando, nella Chiesa di San Francesco, abbiamo ospitato le mostre sui vasi del ceramografo Asteass. La collaborazione tra l’istituzione scolastica e quella comunale deve continuare anche in futuro. Nell’immediato i ragazzi saranno impiegati per un progetto natalizio che vedrà protagonista la Torre Carceraria di S. Agata”.
Ricco di spunti interessanti e battute di spirito, poi, l’intervento del funzionario della Soprintendenza Archeologica della Campania, Mario Cesarano che ha tenuto lezioni teoriche, ma soprattutto pratiche, durante i mesi di progetto. “L’archeologia ha un ruolo importante per la costruzione delle coscienze e dell’identità dei nostri ragazzi” – ha commentato Cesarano. “I ragazzi, durante il progetto, hanno preso coscienza dell’importanza non solo della propria storia, ma anche dell’alto valore civico che hanno all’interno della società. Per quanto riguarda, poi, l’ASL, si tratta di un progetto dal valore enorme che insegna alle nuove generazioni non solo mestieri che forse non avrebbero preso in considerazione, ma che attribuisce valore al lavoro stesso” – ha chiuso Cesarano.
La parola è, infine, passata agli alunni che con scritti e video hanno raccontato il progetto ASL dal loro punto di vista. La visita al Museo Archeologico di Nola con una guida d’eccezione, Cesarano, ma soprattutto la partecipazione al lavoro di scavo al cantiere dell’Anfiteatro di Nola, reperto del I secolo a. C.

 Nella Melenzio

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