Sant’Agata de’ Goti: P.C.I., un banchetto per parlare di lavoro
La sezione del P.C.I. di Sant’Agata de’ Goti, domenica 28 gennaio, dalle ore 9:30 alle 13:30, sarà in Viale Vittorio Emanuele III con un banchetto informativo.
“Vogliamo fare conoscere ai cittadini le attività del partito ed affrontare, assieme a chi vorrà fermarsi, il tema dell’occupazione. L’atteggiamento populista di molte liste rende necessario far chiarezza sui temi realmente rilevanti e sacrosanti come il lavoro”, spiega il segretario Daniele Lombardi.
“Il banchetto vuole essere, ha continuato, un’occasione di confronto con chi vive i problemi legati all’occupazione, al di là del momento elettorale vicino.
E’ chiaro che oggi gli strumenti che dovrebbero garantire il corretto inserimento nel mondo del lavoro sono totalmente travisati a favore esclusivo delle aziende, sempre meno incentivate a creare un rapporto stabile coi lavoratori. Stage senza limiti d’età, apprendistato fino a tre anni, uso improprio delle Partite IVA, continuità temporale consecutiva fra garanzia giovani, stage, apprendistato e partita IVA senza alcun obbligo di assunzione da parte dell’azienda e assenza del diritto all’oblìo, con permanente reperibilità del lavoratore, anche a fronte di retribuzioni ridicole. Sono questi i temi che andrebbero affrontati oggi e sui quali occorrerebbe inchiodare i partiti politici, al di là degli inutili proclami ai quali stiamo assistendo non solo in campagna elettorale, ma ormai da anni”.
“Vogliamo fare conoscere ai cittadini le attività del partito ed affrontare, assieme a chi vorrà fermarsi, il tema dell’occupazione. L’atteggiamento populista di molte liste rende necessario far chiarezza sui temi realmente rilevanti e sacrosanti come il lavoro”, spiega il segretario Daniele Lombardi.
“Il banchetto vuole essere, ha continuato, un’occasione di confronto con chi vive i problemi legati all’occupazione, al di là del momento elettorale vicino.
E’ chiaro che oggi gli strumenti che dovrebbero garantire il corretto inserimento nel mondo del lavoro sono totalmente travisati a favore esclusivo delle aziende, sempre meno incentivate a creare un rapporto stabile coi lavoratori. Stage senza limiti d’età, apprendistato fino a tre anni, uso improprio delle Partite IVA, continuità temporale consecutiva fra garanzia giovani, stage, apprendistato e partita IVA senza alcun obbligo di assunzione da parte dell’azienda e assenza del diritto all’oblìo, con permanente reperibilità del lavoratore, anche a fronte di retribuzioni ridicole. Sono questi i temi che andrebbero affrontati oggi e sui quali occorrerebbe inchiodare i partiti politici, al di là degli inutili proclami ai quali stiamo assistendo non solo in campagna elettorale, ma ormai da anni”.