Sant’Agata de’ Goti, Valentino: “Per il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori non servono passerelle, ma azioni ed impegno concreto”
In questi ultimi giorni in tanti hanno voluto parlare del “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori” ed anche della vicenda relativa all’istituzione del Polo Oncologico Pluri-Territoriale. Tra promesse di scrivere al Ministro della Salute, interrogazioni sui social network e improvvisate passerelle, il presidio ospedaliero è diventato acceso argomento di discussione. Ed allora la prima cosa che mi viene da dire come sindaco del Comune di Sant’Agata de’ Goti è: Evviva!
Evviva, perché confesso che in questi anni, da prima ancora che l’ospedale di località San Pietro entrasse in funzione, come Comune di Sant’Agata de’ Goti, in particolare modo, ci siamo sentiti un po’ soli ed isolati nel condurre una battaglia che riguardava il Diritto alla Salute di tutti i cittadini campani.
Evviva perché adesso, magari, qualcuno avrà finalmente la possibilità di capire, davvero, cosa è stato fatto in questi anni per il “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori”. Basterà andare sul sito internet della Rete Civica del Comune di Sant’Agata de’ Goti dove abbiamo voluto una intera sezione dedicata alla “Problematica ospedale”. Ci vorrà un po’ di tempo per leggere tutti i documenti, ma basterà per avere un quadro chiaro della situazione. A volte, consiglierei a qualcuno, non serve fingere di porre domande, se poi le risposte già le si hanno.
Dico Evviva perché penso sia giusto a questo punto, dopo oltre una settimana di chiacchiere e passerelle, chiarire che una cosa è la propaganda elettorale. Un’altra cosa è il rispetto dei ruoli e delle istituzioni. Sono sempre stato disponibile al confronto e non mi sono mai tirato indietro quando sono stato chiamato in causa per condurre battaglie comuni. Sarebbe stato dunque corretto, prima di calpestare la passerella, cercare il confronto. Sarei stato felice di offrire un buon caffè e raccontare la storia di questi anni. Dall’attivazione del presidio ospedaliero alle battaglie contro la razionalizzazione dei costi. Perché, come ha ribadito il Ministro Lorenzin qualche giorno fa, il nostro territorio “si potrebbe giovare fortemente della presenza di un Centro Oncologico”. Ne sono convinto, come sono convinto che la problematica riguardi il Diritto alla Salute di tutti i cittadini campani.
Allora ben vengano l’azione e l’impegno concreto di tutti. Concreto sì, come quello fatto di proposte attuative e non di sole interrogazioni e interpellanze di facciata. Dove spesso anche sulle risposte è la speculazione a farla da padrona. Una speculazione scontata e sterile, come la retorica di chi prova a raccontare ai cittadini verità parallele dove chi anticipa novità – positive – lo fa per ascriversene il merito, e chi invece denuncia lo fa per allontanare da sé polemiche e demeriti.