Sant’Agata Dei Goti: la funzionalità dell’ospedale al centro del consiglio comunale

Redazione
Sant’Agata Dei Goti: la funzionalità dell’ospedale al centro del consiglio comunale

L’argomento centrale all’ordine del giorno del Consiglio Comunale celebrato lo scorso 17 febbraio è stato, certamente, quello relativo alle “problematiche legate al P.O. Sant’Alfonso Maria de’ Liguori di Sant’Agata de’Goti – AORN San Pio Benevento”.

Sul punto, durante la seduta, si è registrato, tra gli altri, l’intervento del neonominato capogruppo di “SiAmo Sant’Agata” il consigliere Pasqualino Ciervo, che a margine dell’assemblea ha ripreso il tema dibattuto rilasciando la seguente dichiarazione:

“Sono intervenuto durante l’assemblea consiliare, ha dichiarato Ciervo, per la prima volta, anche nella nuova veste di capogruppo consiliare del Gruppo SiAmo Sant’Agata, ringraziando, in primis, i colleghi che mi hanno voluto in tale ruolo, sperando con impegno quotidiano di assolvere al meglio al mio delicato compito.

Come ho avuto modo di sottolineare durante i lavori dell’assise siamo chiamati ad affrontare un argomento delicato, che sta a cuore a tutti e per il quale spero si possa registrare una volontà comune e condivisa.

L’Ospedale, il presidio Sant’ Alfonso Maria de’Liguori in località San Pietro, a mio avviso non è mai stato e non dovrà mai essere prerogativa esclusiva di qualcuno:  è patrimonio di tutti e con la serietà che merita l’approccio a tale argomento, spero possa essere quell’auspicato e agognato riferimento sanitario territoriale per l‘intero Comprensorio Caudino – Telesino, a cavallo tra le provincie di Benevento, Avellino e Caserta.

Tocca a noi, rappresentanti istituzionali del territorio, innanzitutto cittadini, difendere quella garanzia di diritto alle cure, sancita dalla nostra Costituzione, per far sì che la problematica non venga  valutata esclusivamente secondo logiche ragionieristiche e contabili: questo non lo dobbiamo accettare e consentire mai, MAI!

Il 12 marzo 2010, lo ricorderanno in tanti, ma è utile sempre rammentarlo anche per le battaglie istituzionali, politiche e dei comitati civici,  rappresenta ufficialmente ed operativamente l’avvio della struttura Ospedaliera del Sant’Alfonso Maria de Liguori.

Ebbene sono trascorsi, ad oggi, 10 anni. Dieci anni travagliati, pieni di difficoltà, di prospettive alimentate da speranze ma anche da momenti di delusione e rassegnazione, da paure legate al depotenziamento ed alla privazione di servizi sanitari ospedalieri essenziali, con risposte e strategie evolutive, permettetemi, qualche volta anche contraddittorie. Ma la confusione non va alimentata. Ed è giusto chiedere, oggi, con forza, ancora una volta, che il Management Aziendale, come le rappresentanze istituzionali territoriali tutte e la Politica, sì la Politica, agiscano sempre, all’unisono, al fine di attivare e sostenere le attività erogate e da attivarsi presso tale presidio.

Occorre mettere in campo investimenti volti a migliorare sia le performance del sistema sia a garantirne la sostenibilità, in un’ottica di integrazione dei servizi ospedalieri in un contesto di complessiva implementazione della intera A.O.R.N. San Pio.

Quindi è bene discutere e continuamente compulsare la richiesta di un necessario e non più rinviabile avvio delle procedure per portare nuove risorse umane, mediche e paramediche presso la struttura e per alleggerire lo sforzo notevole che tutti gli operatori attualmente sostengono. A tutti loro, indistintamente, va il nostro sincero e sentito ringraziamento, perché operano in una condizione non più sostenibile  e con un organico palesemente sottodimensionato.

Un grazie sentito e sincero, infine, ai comitati che negli ultimi due anni hanno svolto un’azione encomiabile, un continuo presidio a difesa dell’ospedale. Ma anche a chi, senza valutazioni opportunistiche di sorta, ha fornito un contributo al fine di continuare a difendere questa struttura.

Il mio appello oggi, dunque è chiaro e semplice ed è rivolto a tutti; alle istituzioni, ai comitati, alla politica, ai cittadini, alle associazioni: non dividiamoci e produciamo azioni responsabili a sostegno di una causa collettiva.

Oggi chiediamo non solo la piena attivazione di quanto previsto dal Decreto del Commissario ad Acta n.41/2019 ma, mi sia consentito, anche segnali concreti in termini di allocazioni finanziarie e di assegnazione di nuovo personale. Con l’impegno di tutti evitiamo che si possa utilizzare questo argomento solo in determinate occasioni, spegnendo poi i riflettori, ma continuiamo, nei rispettivi ruoli e funzioni a sostenere questo primario interesse per la Nostra Comunità; senza battaglie  campanilistiche ma con un impegno  sincero e leale.

Guardiamo al presente del Presidio Ospedaliero Sant’Alfonso Maria de’ Liguori ed alla sua piena funzionalità, non trascurando però, mi permetterete, di dare uno sguardo prospettico al futuro e agli scenari che potrebbero determinarsi nel contesto normativo vigente, tentando (come già più volte dibattuto e anche formalmente avviato – almeno in atti legislativi e decreti ufficiali mai modificati/ revocati), di investire in tale struttura anche su specialistiche di eccellenza integrative del Sistema Sanitario Ospedaliero Regionale, come per il già programmato Polo Oncologico.

Auspico, pertanto – ha concluso Ciervo – che tutti gli attori di questo processo possano, con coscienza, contribuire ad impostare politiche e soprattutto soluzioni che, seppur nel rispetto dei vincoli di finanza pubblica, mirino sempre più alla tutela della salute ed al miglioramento dei servizi al cittadino”.