Sant’Agata dei Goti, Ospedale: il Consiglio Comunale a difesa del de’ Liguori
Sotto l’hashtag #Noinonstaremoaguardare, lanciato nei giorni scorsi dal sindaco Valentino in difesa dell’ospedale di S. Agata de’ Goti, l’unico dell’Asl di Benvento, si è celebrato ieri sera il consiglio comunale, convocato d’urgenza per fare il punto sul nosocomio. Due i punti all’ordine del giorno, ossia quelli relativi all’opposizione ai due decreti (30/16 e 33/16) del Commissario ad acta della Regione Campania Polimeni che porterebbero all’annullamento della legge che destinava il ‘de’ Liguori’ a Polo Oncologico Pluri-Territoriale e addirittura all’eliminazione dei reparti di Oncologia e di Cardiologia, riducendo i posti letto dagli attuali 100 a 76.
Il primo cittadino Valentino ha fatto un excursus preciso e dettagliato sull’ospedale, nato con il decreto 40/2010 dalla fusione del S. Giovanni di Dio di S. Agata e dal Madonna delle Grazie di Cerreto Sannita. “Dobbiamo portare avanti una battaglia per salvare i principi territoriali e di appartenenza politica, ma la partita è troppo importante per il territorio ed è per questo che non deve diventare una bandiera di nessuno, ma un’azione condivisa da tutti. Per questo è necessario portare avanti azioni sinergiche ed univoche anche con i comitati che si stanno formando sul territorio. Inoltre – ha continuato Valentino – col decreto regionale non si riducono costi, ma solo i servizi e con la chiusura dell’ospedale ci sarà solo un impoverimento sociale”.
I consiglieri, di maggioranza ed opposizione, hanno sposato in pieno la battaglia in difesa dell’ospedale di località San Pietro in una serie di interventi, in particolare Lombardi, consigliere provinciale e capogruppo PD a S. Agata, ha sottolineato come anche il Consiglio Provinciale di Benevento ha inserito all’ordine del giorno dell’assemblea la problematica del “Polo Oncologico S. Agata de’Goti” esprimendo protesta per la cancellazione dal Piano Ospedaliero della Regione Campania nella Macro-Area Sannio-Irpinia del Polo Oncologico Pluri-territoriale presso il presidio ospedaliero “de’ Liguori”.
Nella Melenzio
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