Sant’Agata dei Goti, Ospedale: Lombardi, ricorso al Tar
Nell’ultima seduta del consiglio provinciale di Benevento, sulla questione del dimensionamento dell’ospedale saticulano, è intervenuto il Consigliere provinciale Renato Lombardi il quale ha denunciato le decisioni concernenti l’Ospedale Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, sottolineando che “è l’unico polo ospedaliero, peraltro di recentissima costruzione, al di fuori del capoluogo di Provincia e che è a servizio delle popolazioni residenti in Valle Caudina e Valle Telesina. Purtroppo, il polo oncologico è stato soppresso con Decreto del Commissario di Governo, dopo che lo stesso polo era invece stato individuato in sede politica; inoltre sono stati soppressi successivamente presso i posti letto di Cardiologia”.
“Il Comune di Sant’Agata de’ Goti”, ha proseguito Lombardi, “ha in animo di proporre ricorso al Tar avverso i due decreti ed intanto ha chiesto al Commissario di soprassedere alle sue decisioni. Infatti, la soppressione segna un contrasto stridente, un vero e proprio atteggiamento schizofrenico, con le decisioni del Governo di migliorare enormemente l’accessibilità all’Ospedale grazie al completamento della Fondo Valle Isclero e della Fondo Valle Vitulanese. A cosa serve raggiungere finalmente comodamente un Ospedale chiuso?”.
Sull’argomento è intervenuto, poi, il Consigliere provinciale Oberdan Picucci. Questi si è dichiarato d’accordo con l’analisi di Lombardi. Egli ha aggiunto che ormai il Piano Ospedaliero ragiona per macro-aree e quella Sannio-Irpinia, nella programmazione sanitaria del Piano Ospedaliero, vede purtroppo penalizzato il polo oncologico. Si tratta di un atteggiamento incomprensibile, ha affermato Picucci, a ragione del fatto che si registra un aumento epidemiologico delle malattie tumorali nelle zone interessate. Tale aumento impone un maggiore presidio sanitario sul territorio. Peraltro, la ben nota incidenza delle malattie tumorali aveva spinto, ha ricordato Picucci, il Governatore De Luca a parlare di un rafforzamento della lotta. Picucci ha quindi aggiunto: nella macroarea assistenziale Sannio-Irpinia già da tempo si assisteva ad una mobilità passiva di pazienti verso altre realtà territoriali per curarsi. La decisione di stoppare il polo di Sant’Agata de’ Goti non potrà fare altro, a giudizio di Picucci, che rafforzare la fuga dei malati dai nostri territori, mentre sarebbe invece necessario potenziare i livelli assistenziali nella macro-area.
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