Sant’Agata dei Goti: si autosospendono i consiglieri comunali Fusco e Giannetta

La vicenda della riduzione dell'orario ospedaliero continua a tener banco

Redazione
Sant’Agata dei Goti: si autosospendono i consiglieri comunali Fusco e Giannetta

Sant’Agata dei Goti: si autosospendono i consiglieri comunali Fusco e Giannetta. A Sant’Agata dei Goti i consiglieri comunali di opposizione si sono autosospesi dalle attività istituzionali. L’autosospensione  è stata spiegata  come un atto di protesta  “contro la perseverante indifferenza della maggioranza di Governo cittadino che prosegue nel trascurare nella propria azione  amministrativa il tema Ospedale: unico tema sul quale tutti dovremmo essere impegnati”.

Ieri (18 giugno) è arrivata la notizia di riduzione di orario di attività del punto ospedaliero de’Liguori, che resterà attivo soltanto nelle ore diurne (dalle 8.00 alle 18.00).  Quel che è peggio che lo stesso orario varrà per il pronto soccorso.

Il sindaco di Sant’Agata, Salvatore Riccio, ci tiene a ricordare che solo un mese prima nell’incontro a Benevento, erano stati assicurati sull’operatività del pronto soccorso 24h.

Purtroppo tali promesse non sono state mantenute e l’orario di attività è stato diminuito fino a data da destinarsi. E’ un attacco frontale alla comunità sannita che in questo periodo dell’anno usufruisce sempre  meno  delle attività ospedaliere.

Oggi 19 giugno i consiglieri comunali di opposizione si sono autosospesi, di seguito la missiva indirizzata al Primo Cittadino, al Presidente del Consiglio Comunale e al Prefetto di Benevent. La lettera è stata firmata dai consiglieri comunali Giannetta Fusco e Renato Lombardi che fanno parte del Pd.

La missiva

“Ad oggi non abbiamo ricevuto riscontri, nonostante i continui solleciti, rispetto alla conclusione del Consiglio Comunale aperto del 15 aprile 2024. Non abbiamo ricevuto nemmeno una risposta alla richiesta di una convocazione urgente della commissione consiliare comunale preposta, inviata via pec il 20 maggio 2024 al presidente della commissione, al fine di fornire ogni utile elemento conoscitivo delle interlocuzioni conseguenti il Consiglio Comunale aperto sull’argomento delle problematiche connesse alla sanità ospedaliera, con particolare riferimento alle criticità in cui versa il PO Sant’Alfonso Maria de’ Liguori.

Dopo la notizia di ieri (18 giugno) della chiusura notturna del pronto soccorso dal 21 giugno 2024, oggi i consiglieri dei gruppi Dei Goti e PD, si aspettavano di tutto dagli esponenti di maggioranza del governo cittadino – continuano Fusco e Lombardi – tranne che le convocazioni della commissione consiliare bilancio e della conferenza dei capigruppo per organizzare i lavori del prossimo ed imminente consiglio comunale, senza alcun riferimento alla emergenza ospedaliera.

È l’ennesimo atto di indifferenza e trascuratezza, da parte del Sindaco e la sua maggioranza, rispetto all’argomento più importante e fondamentale per la comunità: il diritto alla tutela della salute dei cittadini. È l’ennesima dimostrazione – scrivono i due capigruppo – di mancanza di iniziative e proposte che provino, perlomeno, a cercare di salvaguardare tale diritto. Il percorso che seguono non ha ostacoli, continuano, imperterriti per la loro strada tesa solo all’amministrazione ordinaria, non tenendo conto di nient’altro che di aspetti tecnici. Per tali ragioni, – concludono Fusco e Lombardi – i sottoscritti, comunicano che i consiglieri dei gruppi consiliari Dei Goti e PD si autosospendono da tutte le attività istituzionali, riservandosi di avvalersi anche di altro tipo di forma di protesta”.

In sintesi i consiglieri comunali rivendicano il diritto alla salute dei cittadini che è stato trascurata. Non solo, la pec inviata al presidente della commissione, per una convocazione urgente dell’organo comunale preposto, è stata ignorata.

Ma soprattutto dopo la convocazione della commissione consiliare del bilancio e della conferenza dei capigruppo per i lavori del prossimo consiglio comunale di ieri , in cui però non è stato fatto alcun riferimento alla situazione ospedaliera.

Fusco e Giannetta vedono questo come l’ennesimo atto di trascuratezza nei confronti di un diritto e per tanto si autosospendono riservandosi il diritto di avvalersi di altre forme di protesta.