Sant’Agata, Desiderio accusa: Censurato. I Vigili: Controllo di routine
Tutto è cominciato con un post su Facebook di Giancristiano Desiderio, penna tra le più importanti di S. Agata de’ Goti. Sto pensando – si legge nel post – “che a Sant’Agata dei Goti c’è un regime di polizia municipale. Ieri ero in biblioteca con giovani e docenti e tenevo una conversazione sulla storia del ‘900; quando si sono presentati due agenti della polizia locale a chiedere spiegazioni. Volevano sapere cosa facessi. Hanno perfino steso un verbale. Erano mortificati e si vedeva che obbedivano a un imbarazzante ordine superiore. Liberatevi. Ultimi barbarorum. #ilmiopaesesottoilpd”.
L’incontro in questione, organizzato presso la Biblioteca Melenzio, era uno dei tre seminari di filosofia e cultura politica organizzati dalla ProLoco caudina e da Giancristiano Desiderio. Il 12 aprile scorso, con l’arrivo degli studenti e dei cittadini intervenuti, si sono presentati anche due Vigili Urbani per fare una verifica di quanto stava accadendo nella biblioteca Melenzio.
“Si tratta di un episodio inaccettabile” – ha commentato Desiderio a IlCaudino.it. “In un paese civile, in cui c’è la libertà di espressione e di riunirsi, accadimenti del genere non dovrebbero avvenire. Il punto fermo da tenere, a mio vedere – ha continuato Desiderio – è che se le istituzioni non tutelano i cittadini, ma questi a chi devono rivolgersi per far valere i propri diritti?”.
Dall’altra parte della barricata, il Comandante della Polizia Municipale santagatese, Vincenzo Iannotta, commenta l’accaduto come un controllo di routine. “Siamo semplicemente andati a verificare se vi erano le condizioni affinché si tenesse un evento pubblico in un luogo privato, se vi era la sicurezza dei luoghi, se il numero di persone era corrispondente ai luoghi che dovevano ospitare il seminario, insomma, se si era incorso in infrazioni nell’organizzare l’evento” – ha spiegato Iannotta. Inoltre, il Comandante ci ha tenuto a sottolineare che “sarebbe stato opportuno fare una comunicazione ufficiale all’ente dell’evento che si voleva tenere alla biblioteca”.
Insomma, se per Desiderio si sono andati a ledere i principi base della Costituzione, a cui potrebbero far seguito anche delle conseguenze, per il Comandante Iannotta, invece, si è trattato di un controllo solo volto a tutelare i partecipanti.
Ci viene da pensare, in questo botta e risposta tra istituzione e associazioni, che forse, anche nel terzo millennio, la cultura ed il libero pensiero possono spaventare e risultare ‘pericolose’. Il rispetto delle leggi non deve mai essere messo in secondo piano, ma allo stesso tempo è necessario avere rispetto delle iniziative, soprattutto di stampo culturale ed in particolare se rivolte alle giovani generazioni, se queste possono creare coscienze libere ed autonome.
Unica certezza adesso è che sul prossimo appuntamento, in programma il 26 aprile, ci saranno i riflettori puntati. La speranza è che ‘la legge e la cultura’ trovino un punto d’incontro.
Nella Melenzio