Sant’Agata, tutto pronto per l’Infiorata (sperando nel bel tempo)
Ad una settimana dal Corpus Domini, il 29 maggio prossimo, alla Società Operaia di Mutuo Soccorso di S. Agata de’ Goti si lavora all’organizzazione dell’Infiorata, l’evento che coniuga il credo e la fede religiosa. Questa mattina il presidente della società, Antonio Pascarella, ha fatto il punto della situazione su quanto organizzato per l’edizione dell’Infiorata 2016. “Il tema scelto per quest’anno, assieme ai sacerdoti don Antonio Abbatiello, don Franco Iannotta e don Antonio Di Lorenzo di Bagnoli, è “Le opere di misericordia”. Per questo in ogni piazza del centro storico, oltre a piazza San Sebastiano alla frazione Bagnoli, una delle novità dell’edizione di quest’anno, si rappresenterà l’opera corporale o spirituale della misericordia, attraverso un richiamo territoriale piuttosto che geografico o seguendo l’inclinazione dell’associazione che la cura” – ha commentato Pascarella.
Il presidente ci ha tenuto a sottolineare come coloro che si dedicano alla realizzazione dei tappeti di fiori “sono veri e propri artisti, in quanto i risultati delle loro opere sono straordinarie, così come straordinaria è la dedizione e l’attenzione che i “maestri infiorai” impiegano nel completare i disegni”. L’apporto maggiore è dato dai santagatesi, infatti, da sempre intere famiglie si occupano dell’allestimento delle piazze e negli ultimi anni importante è anche il contributo dato dalle associazioni locali (Elpida, La Voce del Popolo, Comuni Intenti, Il Cireneo Onlus, Per IncontrarTti, l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, il Gruppo di Volontarie di Santa Marta).
L’Infiorata è un momento di aggregazione tra tutti coloro che partecipano alla realizzazione degli ‘altarini’ e prima ancora alla raccolta dei materiali. “Quest’anno abbiamo chiesto ai nostri compaesani di donare i petali dei fiori dei loro giardini, per contribuire alla realizzazione dei tappeti di fiori (punto di raccolta in piazza Umberto I il 28 maggio dalle 16 alle 21)” – ha sottolineato Pascarella. “I fiori donati saranno sommati a quelli raccolti localmente ed al tradizionale mirto che rappresenta la base dell’Infiorata, oltre alle polveri di marmo ed alla segatura che ogni anno ci viene donata dalle aziende che contribuiscono in questo modo all’Infiorata” – ha continuato Davide Cesare, altro responsabile dell’Infiorata.
Lo spirito di aggregazione e la credenza religiosa, sono dunque i due pilastri che muovono l’Infiorata, un evento totalmente autofinanziato e che dunque non riceve alcun fondo pubblico. E’ forse anche questo che rende l’evento santagatese uno degli avvenimenti più attesi dell’anno e di maggior aggregazione popolare, sia per coloro che contribuiscono alla buona riuscita dell’evento, sia per i tantissimi turisti che ogni anno si riversano a S. Agata nel giorno del Corpus Domini per ammirare lo spettacolo dell’Infiorata.
La speranza degli organizzatori, adesso, è quella di riuscire anche per il 2016 nell’impresa dell’Infiorata e che, a differenza dello scorso anno, che il maltempo non rovini il lavoro e la dedizione di giorni.
Nella Melenzio