Scioglimento anticipato del Consiglio Comunale: uno sfregio ai Cervinaresi, il comunicato dell’ex sindaco
L'avvocato Caterina Lengua prende posizione a tre giorni dallo scioglimento del consiglio

Scioglimento anticipato del Consiglio Comunale: uno sfregio ai Cervinaresi, il comunicato dell’ex sindaco. Dopo tre giorni di silenzio, l”ex sindaco di Cervinara Caterina Lengua affida alla stampa il suo pensiero sullo scioglimento del consisglio comunale, avvenuto dopo le dimissioni contestuali della maggioranza dei consiglieri comunali.
Nel settembre 2020 Cervinara mi consegnava un onore ed una responsabilità immensa: essere il suo Sindaco.
Si realizzava, scrive l’avvocato Lengua, un sogno nato diversi anni prima, in quella parte di comunità dove ogni cosa, più che altrove, si conquistava con il sacrificio e dove lo studio era, più di oggi, l’unico ascensore sociale.
Un sogno costruito passo dopo passo, con impegno e dedizione, senza mai pensare che fosse impossibile. Essere stato per cinque anni il Sindaco del mio paese è stata l’esperienza più emozionante che abbia vissuto.
Sono stati anni carichi di responsabilità, faticosi ed a tratti difficili ma anche ricchi di affetto e soddisfazione e per questo ringrazio le tante cittadine ed i tanti cittadini che mi hanno sempre espresso stima ed amicizia.
Ho svolto il mandato affidatomi dai Cervinaresi assicurando la mia presenza ogni giorno, al comune ed in ogni angolo del paese. L’ho fatto tenendo sempre alto il vessillo dell’onestà, della legalità e del rispetto per le istituzioni.
Ho agito con la passione di chi crede che la politica sia lo strumento più forte per disegnare un futuro migliore. Ho sempre avuto come stella polare la verità, quella che illumina e ti tiene integra anche nei giorni difficili. Quella che ti impedisce di dire una cosa e di farne un’altra.
La verità che costa ma che rende liberi. Perché ho sempre creduto che a chi guida una comunità non viene richiesto di essere perfetto, e di errori probabilmente ne avrò commessi, ma di essere vero.
Ho agito con l’amore per Cervinara e per i Cervinaresi, un amore senza se e senza ma. Negli ultimi tre anni, finita la pandemia con tutte le sue limitazioni, assieme ai consiglieri ed agli assessori che con me hanno condiviso fino all’ultimo minuto la responsabilità del governo del paese, e per questo guarderò sempre a loro con il cuore colmo di gratitudine, abbiamo fatto per Cervinara tutto ciò che era possibile, senza lasciare nulla di intentato.
Grazie anche a quei consiglieri che, pur non facendo parte della mia compagine, non hanno fatto mancare il loro sostegno disinteressato.
Abbiamo vissuto l’orgoglio di leggere il nome del nostro paese al secondo posto, dopo la città capoluogo, nell’elenco dei comuni che hanno intercettato i fondi del PNRR. Abbiamo vissuto la soddisfazione di ver dato al comune, dopo decenni in cui non si bandivano concorsi, una nuova struttura amministrativa, dando lavoro a diversi giovani.
Abbiamo dato stabilità lavorativa ed economica ad operatori ecologici e alle loro famiglie che vivevano nell’incertezza da decenni. Abbiamo garantito e ripristinato servizi per la collettivita. Abbiamo fatto di tutto per non aumentare le tasse, riuscendo persino a diminuirle come avvenuto per la Tari.
Abbiamo messo in moto un fermento culturale con iniziative ed eventi che hanno acceso una luce mai avuta prima sulle potenzialità del nostro territorio. Ci siamo seduti ai tavoli istituzionali, provinciali e regionali, con l’orgoglio di rappresentare una comunità solida e con l’autorevolezza necessaria a farle recuperare la centralità che merita.
Cinque anni da Sindaco, un tempo che è diventato vita. Una vita interrotta in maniera traumatica tre giorni fa con le dimissioni di sette consiglieri. Dimissioni organizzate e portate avanti in modo coordinato con una pervicacia mai vista prima.
È stata scritta una pagina buia nella storia del nostro paese, sulla quale è necessario fare chiarezza, scavare a fondo, e per questo sono certa che avverrà, da parte di chi di dovere soprattutto sulle motivazioni che l’hanno determinata e sulle modalità con cui si è consumata.
Un atto di scelleratezza e di irresponsabilità dei sette consiglieri che hanno condannato il paese a nove mesi di gestione commissariale. Uno sfregio fatto solo ai Cervinaresi e non sarà un caso che, un minuto dopo averlo compiuto, di fronte all’amarezza ed alla incredulità di un intero paese, è cominciata la strategia di qualcuno di “ passare il morto all’altro”.
Di fronte, poi, a quella firma inspiegabile, apposta sicuramente con la mano tremante e bagnata dal sudore dell’ansia, restituita per il buono ricevuto, non resta che ricordare che essa non riguarda chi l’ha subita ma è il riflesso di cosa è diventato chi l’ha vergata.
Di fronte alla gravità di questo atto, appreso mentre ero come sempre al lavoro assieme ad alcuni assessori, sono andata via dal comune tra lo stupore e la commozione dei dipendenti comunali,
ai quali va il mio sincero e convinto ringraziamento per la preziosa collaborazione.
Ho lasciato il mio ufficio con l’incredulità di chi ha visto la politica scomparire, sostituita da personalismi e da calcoli elettorali. Ma con la serenità d’animo e la coscienza pulita di una donna che ha fatto fino in fondo il proprio dovere, sacrificando la famiglia e l’attività professionale.
Soprattutto, con la determinazione di continuare l’impegno a servizio della mia comunità, pronta ad intraprendere un nuovo viaggio assieme al gruppo che sin qui ha lavorato al mio fianco con la stessa mia passione; assieme a chi, con la lealtà, con l’esperienza e la saggezza degli anni, ha mantenuto sempre la barra dritta; assieme a quei giovani consiglieri ed assessori che sono cresciuti molto ed in fretta in un mare in tempesta, diventando classe dirigente; assieme a tanti altri che, non solo negli ultimi anni anche in queste ore, dopo la ferita inferta al paese, si stanno unendo alla squadra e sono pronti ad assumere la responsabilità di governare Cervinara per i cinque anni successivi a maggio 2026.
Di certo non lavoreremo mai contro le persone, come è stato fatto con noi ma sempre e soltanto per amore di Cervinara.Il futuro è già iniziato conclude l’avvocato Caterina Lengua, già sindaco di Cervinara.