Scuola a San Martino, Ricci: Basta sciacallaggio politico

Il Caudino
Scuola a San Martino, Ricci: Basta sciacallaggio politico

“Si sta facendo sciacallaggio politico sulle spalle dei bambini e danneggiano la scuola e il diritto allo studio”. Non usa mezzi termini il sindaco di San Martino Valle Caudina, Pasquale Ricci, il quale ricostruisce in questa vicenda il “caso scuola”. “Siamo convinti che interessi di partiti politici e gruppi di interesse stia utilizzando la scuola per gettare fango e mettere in difficoltà l’Amministrazione comunale. Questo, però, è un lavoro sporco dal quale ci tiriamo fuori.

Sindaco, sospesa la mensa scolastica a san Martino: che succede?
Dobbiamo partire dall’inizio.
Prego.
Abbiamo fatto di tutto quest’anno affinché il diritto allo studio dei nostri ragazzi fosse garantito.
Come mai? Quali erano le difficoltà?
L’istituto aveva bisogno di alcuni interventi e della certificazione sismica e ci siamo mossi per realizzarla e la stiamo facendo. Avevamo concordato il tutto con la dirigenza scolastica grazie all’ ottimo lavoro di coordinamento dell’assessore Teresa Matassa.
Quanto durano questi lavori?
E’ un anno transitorio e provvisorio, serviranno circa sette oppure otto mesi scolastici. Si era organizzata la stessa proposta didattica con tutti i servizi annessi che la dirigenza scolastica riteneva opportuni.
Poi cosa è successo?
Avevamo individuato insieme ai dirigenti e alla famiglie il convento francescano. Avevamo organizzato le sei aule delle scuole medie. Una struttura seminuova, anche se non era al cento per cento a causa di alcune difficoltà. Ad esempio, i ragazzi per andare in bagno dovevano passare per il chiostro.
La struttura era idonea?
Ci sono tutte le aule, si garantiva il servizio mensa e le aule per i professori. Voglio ricordare che la struttura è a ridosso del centro urbano con parcheggi interni ed esterni e aule per l’educazione fisica.
E arriviamo a qualche settimana fa con la protesta perché le aule sono fredde…
Ad un certo punto una parte di genitori ha ritenuto che i bambini li non potessero stare.
Perché parla solo di “un gruppo”?
Vuole sapere cosa penso?
Certo…
La situazione è stata messa in mano ad un gruppo di persone che vogliono creare solo allarme politico e sociale. Ho la sensazione che partiti, gruppi politici e associazioni politiche vogliono inserirsi contro l’Amministrazione danneggiando la scuola e i bambini. Invece rappresentano interessi privati. E’ nata una protesta pubblica. L’abbiamo affrontata in una riunione tra tutti quelli che rappresentavano la protesta, la dirigenza e il consiglio scolastico.
Come avete deciso di agire?
La scuola ha l’obbligo dell’attività scolastica e il Comune fa da sostegno alla logistica e al diritto allo studio. Non dimentichiamo. In quella riunione era venuto fuori anche una soluzione alternativa.
Quale?
Si poteva utilizzare la mensa scolastica del campus Antonio Cocozza, mensa utile per tutti. Invece è stata scelta una soluzione diversa. La scuola ha ritenuto di non accorpare ma di portare i servizi a crocevia. La Giunta deliberò davanti ai genitori e al dirigente scolastico affinché dal convento (mantenendo gli stessi livelli di servizi degli anni precedenti) la scuola media dal convento andasse a crocevia.
Arriviamo ad oggi: cosa è successo allora?
Faccio una premessa: ringrazio pubblicamente il dirigente scolastico per l’impegno profuso in questa situazione difficile. Tutto quello che è venuto dopo è solo sciacallaggio politico. So che l’impegno assunto in quella sede che il trasferimento avrebbe risolto tutti i problemi. Quello che sta succedendo, quindi, non è imputabile all’azione amministrativa. Preciso un’ultima cosa: se non si sono risolti i problemi, siamo pronti a scendere accanto alla scuola a rivedere le decisioni già prese.

A.M.