Scuola, saranno assunti 4.500 prof: esame di terza media solo con tesina
Il Consiglio dei ministri ha approvato il dato decreto legge sulla scuola. Via libera alle assunzioni chieste dal Ministero dell’Istruzione per recuperare parte dei posti liberati nell’estate del 2019 da quota 100.
Si attua una norma inserita nel decreto scuola approvato in autunno voluta dalla Ministra Lucia Azzolina. Si tratta di 4.500 posti che andranno ad altrettanti insegnanti, vincitori di concorso o presenti nelle Graduatorie ad esaurimento, che non hanno potuto occupare questi posti lo scorso settembre perché non erano stati messi a disposizione.
Abilitazione. Qualora sia necessario, «in relazione al protrarsi dello stato di emergenza, con uno o più decreti del Ministro dell’università e della ricerca possono essere definite, anche in deroga alle attuali disposizioni normative, l’organizzazione e le modalità della prima e della seconda sessione dell’anno 2020 degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio delle professioni di odontoiatra, farmacista, veterinario, tecnologo alimentare, dottore commercialista ed esperto contabile, nonché delle prove integrative per l’abilitazione all’esercizio della revisione legale».
È quanto prevede la bozza il decreto sulla scuola. Il provvedimento prevede anche che possono essere individuate «modalità di svolgimento diverse da quelle ordinarie, comprese modalità a distanza, per le attività pratiche o di tirocinio», nonché per quelle previste nell’ambito degli attuali ordinamenti didattici dei corsi di studio, ovvero successive al conseguimento del titolo di studio, anche se finalizzate al conseguimento dell’abilitazione professionale.
Maturità. Per quanto riguarda la maturità 2020, gli scenari sono due: se si rientrerà in classe entro il 18 maggio, possibili esami più completi con «commissione tutta interna con il presidente esterno». Altrimenti, solo prova orale da sostenere con ogni probabilità online. Azzolina ha ribadito ieri in tv che gli studenti saranno tutti ammessi all’esame, ma non automaticamente tutti promossi: escluso quindi il “6 politico”. Se si dovesse torbare a scuola entro il 18 maggio, e si avessero quindi quattro settimane di lezione, l’esame di maturità verrebbe assimilato alla prova che conosciamo, ma con qualche differenza. Il 17 giugno si parte con il tema di italiano, una prova nazionale uguale per tutti. La seconda prova scritta invece «non sarà a carattere nazionale, ma predisposta dalla singola commissione di esame affinché sia aderente alle attività didattiche svolte nel corso dell’anno scolastico».
Terza media. Per quanto riguarda l’esame di terza media, se la chiusura dovesse protrarsi oltre il 18 maggio la prova non sarà effettuata, ma si limiterà alla consegna di una tesina e al voto finale che sarà assegnato tramite scrutinio. In questo caso, promozione assicurata per tutti. Si riuscisse a tornare sui banchi prima del 18 maggio, previsto un esame semplificato.