Scuola, sindacati sul piede di guerra: No alla mobilità senza concertazione

Il Caudino
Scuola, sindacati sul piede di guerra: No alla mobilità senza concertazione

Le Segreterie Regionali delle OOSS rappresentative del comparto Scuola, preso atto della pubblicazione dell’annuale ordinanza sulla mobilità del personale scolastico ( OM n.182 del 23/03/2020), manifestano il loro profondo dissenso rispetto alla decisione unilaterale presa dal MI e denunciano l’irragionevolezza del provvedimento.

Sottolineamo che la procedura prevista per la mobilità mette in moto migliaia di persone su tutti i territori per gli adempimenti ad essa connessi: dalla formulazione delle graduatorie interne (dirigenti scolastici, staff, personale di segreteria) alla consulenza presso le sedi sindacali, nelle quali si registra, in questa occasione, un grande assembramento di persone.

La pubblicazione dell’ordinanza si scontra in modo evidente con i recentissimi provvedimenti governativi e regionali che limitano i movimenti personali in modo sempre più stringente. Si espongono, così, gli operatori scolastici non solo e non tanto al rischio di contestazioni per le decisioni adottate senza alcun confronto, ma alla diffusione del contagio.Riteniamo fuori dalla realtà che un Ministro dello Stato, in un periodo di massima allerta come quello che si sta vivendo, ponga condizioni che spingano i cittadini a violare le restrizioni Governative e Regionali , dando il via allo svolgimento di questi adempimenti, come se si vivesse una situazione ordinaria.

Assolutamente risibile l’argomentazione secondo la quale la procedura non presenta rischi, visto che le domande vengono presentate con modalità telematica. Si tratta di affermazioni giustificabili solo se provenienti da chi non conosce la realtà scolastica, ma inquietanti quando giungono da chi è al vertice del dicastero dell’Istruzione, che mostra, così, di avere scarsa contezza del reale funzionamento del mondo della scuola e di tutto quello che gli ruota intorno.

I termini fissati dall’OM oltre a denotare assoluta mancanza di buon senso e incompatibilità con le restrizioni adottate, manifestano una palese e totale mancanza di rispetto per tante lavoratrici e lavoratori che oltre a vivere situazioni personali e familiari difficilissime, stanno producendo in questi giorni uno sforzo encomiabile per mantenere viva, tra mille difficoltà, l’attività didattica e la relazione educativa con gli alunni.

Se il ministro si fosse confrontata con le OO.SS., evitando peraltro di violare le regole che assegnano la mobilità all’ambito della disciplina negoziale, sicuramente si sarebbero individuate modalità di gestione della mobilità con tempi e modi ragionevoli, sia nel rispetto delle norme dettate dal Governo, sia nella piena salvaguardia della salute dei cittadini e dei loro familiari.

Per i motivi sopra esposti, le Segreterie Regionali della Campania chiedono la sospensione immediata dell’ordinanza, il ripristino del negoziato sindacale sulle parti controverse del contratto e il rinvio delle relative operazioni, ai fini della condivisione con le OO.SS. di modalità e tempi di realizzazione.