Se i comuni caudini sono esclusi dallo sviluppo del Partenio
Si potrebbe scrivere un libro sulle occasioni mancate dei comuni irpini della fascia del Partenio. Purtroppo, la storia non insegna mai nulla e non permette di correggere gli errori del passato. Martedì prossimo, 9 maggio, presso il teatro di corte della Reggia di Caserta, verrà sottoscritto un protocollo di intesa tra la stessa reggia ed i comuni di Summonte, Ospedaletto di Alpinolo e Mercogliano, per fare rete intorno al santuario di Montevergine.
E’ una splendida iniziativa perchè sono milioni i turisti che ogni visitano il sito vanvitelliano. Il protocollo servirà per creare sinergia e veicolare turisti anche all’ombra di Mamma Schiavona, Si arriva a questo anche grazie al festival Sentieri Mediterranei di Summonte di cui è direttore artistico Enzo Avitabile.
Non solo, a breve dovrebbe essere sottoscritto un protocollo di intesa anche con Matera, capitale della cultura europea nel 2019.
Non può sfuggire come questi due accordi siano strategici e lanciano una parte del Partenio, in un’ottica di importante sviluppo turistico. Ma non può sfuggire anche un altro dato: come siano esclusi comuni come Pannarano, San Martino Valle Caudina, Cervinara, Rotondi e Paolisi che sono il cuore pulsante del Parco del Partenio.
E’ inutile predicare lo sviluppo turistico dei nostri monti se non si ha una visione di ampio respiro. Per fortuna non tutto è perduto. I nostri amministratori farebbero bene a contattare il sindaco di Summonte Pasquale Giuditta e cercare di entrare in questo disegno strategico. Ma bisogna farlo ora e sopratutto è necessario legarsi a chi sta creando contatti e sinergie. Altrimenti assisteremo all’ennesima occasione precata.