Servizi sociali: in arrivo più risorse per i Comuni caudini

Il Caudino
Servizi sociali: in arrivo più risorse per i Comuni caudini

Servizi sociali: in arrivo più risorse per i Comuni caudini. Pubblichiamo un intervento del consigliere comunale di San Martino, Francesco Sorrentino, in merito a come cambia la spesa pubblica anche nei comuni caudini.

Cambiano le regole per i trasferimenti delle risorse per il sociale. Dovrebbero aumentare i fondi per i comuni del mezzogiorno compresi quelli caudini.

Servizi sociali: in arrivo più risorse per i Comuni caudini

La Commissione tecnica per i fabbisogni standard del ministero dell’Economia ha definito gli obiettivi per i servizi sociali dei Comuni e le relative regole di monitoraggio.

Si supera il criterio della spesa storica.  I comuni del sud riceveranno maggiori risorse per garantire i servizi sociali, assistenza alle famiglie, anziani, bambini, educazione.

Lavori

Il lavori della commissione citano  Giugliano in Campania che passa, con le nuove regole di assegnazione delle risorse da 59 euro a 95,84 per ogni cittadino. Anche i nostri comuni vedranno crescere sicuramente le risorse.

I fondi paese per paese

Ma quanto è stato assegnato ai comuni caudini fino a oggi? Molto poco. Tutti meno di Giugliano: Il fabbisogno sociale per abitante è stato determinato così Montesarchio € 51,29, Cervinara € 55,04, Airola € 51,54, San Martino € 43,81, Pannarano € 38,85, Roccabascerana € 43,24, Rotondi € 42,07, Paolisi € 31,51, Arpaia € 33,98, Moiano € 39,23, Bucciano € 31,74, Forchia € 26,17, Bonea € 33,48 (fonte Openpolis).

Un paradosso: ai comuni caudini è stato riconosciuto fino ad oggi un più basso fabbisogno sociale nonostante abbiano maggior disagio economico.

Fabbisogni standard

Le nuove regole definiscono i fabbisogni standard, non più sulla base del livello medio storicamente offerto, ma del livello di servizi e della spesa standard delle realtà più virtuose. I comuni caudini potrebbero avere finalmente le risorse per l’assistenza alle famiglie, gli asili nido, gli anziani, i disabili. Alla pari degli altri comuni italiani.

Passaggio cruciale

Il passaggio cruciale è avvenuto la scorsa settimana quando il Comitato tecnico per i fabbisogni standard ha stabilito i criteri di riparto delle nuove risorse che, insieme alla variazione della metodologia di calcolo della Funzione sociale nell’ambito del Fondo di solidarietà comunale,  consentendo di riportare equità nei comuni italiani.

L’ok definitivo al nuovo metodo.

I servizi sociali e gli asili nido hanno sempre rappresentato la vera grande differenza tra Nord e Sud. Queste distanze dovrebbero essere ridotte. Forse azzerate. Si rendono omogenei i fabbisogni standard, con l’obiettivo di garantire a tutti i cittadini, dalla Calabria alla Lombardia, gli stessi servizi. Un passaggio “intermedio”, sottolineano dal Mef, sulla strada delle definizione dei Lep. Con un doppio beneficio, in primis i comuni sono nelle condizioni di erogare da subito i servizi ai cittadini e poi si creano le condizioni per una transizione più morbida».

Francesco Sorrentino
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