Servono trasporti e alloggi dignitosi per fermare il caporalato e ridare diritti ai lavoratori
E' ora di mettere in campo misure serie

Servono trasporti e alloggi dignitosi per fermare il caporalato e ridare diritti ai lavoratori. La Cia Agricoltori Italiani Campania ha partecipato ieri, 17 ottobre, al tavolo di lavoro convocato dal Procuratore Capo della Procura di Napoli, dedicato ai temi della sicurezza sul lavoro, del caporalato e dello sfruttamento dei lavoratori in agricoltura.
All’incontro hanno preso parte istituzioni, forze dell’ordine e organizzazioni di categoria, con l’obiettivo di trovare soluzioni concrete per tutelare i lavoratori e sostenere le imprese agricole che operano nel rispetto delle regole.
Nel corso dei lavori, il vicepresidente della Cia Agricoltori Italiani Campania, Gaetano Pascariello, ha evidenziato come il fenomeno del caporalato sia oggi particolarmente diffuso tra i lavoratori extracomunitari, spesso costretti a vivere e lavorare in condizioni difficili.
Pascariello ha spiegato che, per combattere davvero questa piaga, bisogna intervenire subito sulle condizioni di trasporto e di alloggio, che troppo spesso sono controllate direttamente dai caporali, molti dei quali approfittano della fragilità dei lavoratori per tenerli sotto ricatto.
“Garantire soluzioni dignitose per la mobilità e l’abitazione dei lavoratori significa togliere potere ai caporali e restituire diritti e dignità a chi lavora. Dobbiamo creare condizioni di vita più umane, perché solo così si può spezzare la catenadello sfruttamento”, ha dichiarato Pascariello.
La Cia Agricoltori Italiani Campania conferma il proprio impegno a collaborare con le istituzioni e con tutti gli attori del territorio per costruire un sistema agricolo più giusto, sicuro e rispettoso delle persone.
L’organizzazione chiede inoltre che la lotta al caporalato venga accompagnata da politiche di accoglienza e di integrazione più efficaci,servizi di trasporto pubblico adeguati e progetti di edilizia rurale che possano garantire una vita dignitosa a chi lavora nei campi
. “Dietro ogni raccolto ci sono mani che lavorano e persone che meritano rispetto. Solo unendo le forze possiamo restituire valore al lavoro agricolo e dignità a chi lo
svolge ogni giorno”, ha concluso Pascariello.