Si dà malato per andare a giocare a calcio, licenziato dipendente dell’Eav
La sentenza della Cassazione mette fine a questa vicenda
Si dà malato per andare a giocare a calcio, licenziato dipendente dell’Eav. Si dà malato al lavoro, ma va a giocare una partita di calcio nel campionato ufficiale di Prima Categoria. L’azienda lo scopre tramite investigazioni private e lo licenzia. Lo riporta Napoli Fanpage.
La Corte di Cassazione Sezione Lavoro conferma la decisione: “Malattia simulata”. Nei guai un dipendente dell’Eav, l’azienda partecipata della mobilità della Regione Campania.
La Suprema Corte, con ordinanza 23852 del 5 settembre 2024, infatti, ha confermato la legittimità del licenziamento disciplinare del lavoratore.
La Corte ha stabilito che “il comportamento del dipendente – sottolinea l’Eav in una nota – che ha utilizzato una falsa malattia per ottenere un vantaggio indebito, costituisce una grave violazione degli obblighi di correttezza, lealtà e diligenza.
Il caso risale a 7 anni fa. Il 27 e 28 ottobre 2017, un dipendente dell’EAV, pur essendo in malattia, svolse diverse attività, tra le quali la partecipazione a una partita di calcio di Prima Categoria.
L’azienda, attraverso indagini private, riuscì ad accertare il comportamento truffaldino del lavoratore. Ne conseguì, quindi, il licenziamento disciplinare. Il provvedimento, però, è stato impugnato dal dipendente. Ora arriva la sentenza della Cassazione.