Si ripete il miracolo di San Gennaro

Il sangue si è sciolto alle 9:13

Redazione
Si ripete il miracolo di San Gennaro

Si ripete il miracolo di San Gennaro. Il sangue si è sciolto alle 9:13. E’ la terza volta che succede in quest’anno. Il Santo non ha voluto mancare al terzo appuntamento.

A Napoli si rinnova ancora una volta il prodigio di San Gennaro, uno degli eventi più significativi e sentiti dalla comunità partenopea.

Nella giornata di oggi, martedì 16 dicembre, come prevede la tradizione che accompagna questo rito secolare, alle ore 9.13 si è verificato lo scioglimento del sangue del Santo Patrono della città, un evento che richiama ogni anno centinaia di fedeli e curiosi.

Come da consuetudine, il Duomo di Napoli è statteatro di grande devozione e spiritualità, couna moltitudine di persone che si è radunata peassistere alla consueta liquefazione del sangue, ossiil terzo e ultimo appuntamento dell’anno legato a questa sacra celebrazione.

Gli altri momenti in cussvolgiprodigio sono i19 settembre, festprincipale del Santo, e il sabato che precede la prima domenica di maggio.

Le “parenti” di San gennaro

Prima che avesse luogo il miracolo, i fedeli presenti in Chiese le cosiddettparenti di San Gennaro” si sono uniti in un’intensa preghiera collettiva, creando un’atmosferdraccoglimento e speranza.

Lcelebrazione è stata presieduta dall’Abate Prelato Monsignor Vincenzo De Gregorio, il quale ha mostrato la preziosa teca contenente le ampolle del sangue del Santo ai presenti, dando così il via a uno dei momenti più attesi.

Il programma della giornata prevede ulteriori celebrazioni: alle ore 16 la teca verrà nuovamente esposta per consentire a chi lo desidera di ammirarla e pregare, dopodiché alle 18.30 avrà luogo una solenne celebrazione eucaristica.

Infine, la teca sarà riposta con cura nella cassaforte, dove rimarrà fino al prossimo appuntamento liturgico. La commemorazione del 16 dicembre riveste una particolare importanza per la città di Napoli.

Essa ricorda infatti l’avvenimento storico legato al Santo Martire: nel 1631 una violenta eruzione del Vesuvio minacciava gravemente il capoluogo campano e fu grazie alla devozione e all’intercessione di San Gennaro che la popolazione trovò protezione e scampò alla catastrofe.

Da allora questa data rappresenta non solo un momento di fede, ma anche un simbolo di speranza e unità per la comunità napoletana.