Si spara dopo un litigio con fidanzata ed amico, è istigazione al suicidio?

Redazione
Si spara dopo un litigio con fidanzata ed amico, è istigazione al suicidio?
Si spara dopo un litigio con fidanzata ed amico, è istigazione al suicidio?

Si spara dopo un litigio con fidanzata ed amico, è istigazione al suicidio? Si è tolto la vita sparandosi nella sua abitazione di Massanzago, in provincia di Padova, il 27 giugno scorso.

Quello di Gaetano Marino è stato classificato come suicidio, ma la procura di Padova vuole vederci chiaro. Per questo sta portando avanti le indagini sul giallo di Massanzago e su cosa possa essere accaduto in quella domenica pomeriggio.

A casa con Gaetano, infatti, c’erano alcuni amici invitati per una grigliata. Erano presenti la compagna di Marino, un caro amico della coppia e altri due fidanzati.

La seconda coppia ha abbandonato l’abitazione subito dopo pranzo, lasciando il camionista, l’amico e la sua compagna da soli. Secondo le prime ricostruzioni, tra i tre sarebbe esplosa un’accesa discussione che avrebbe portato poi Gaetano ad uccidersi intorno alle 18.15.

Alle 18.55 dello stesso giorno, però, è apparsa su Facebook una nuova foto che lo ritraeva con i commensali. Per scoprire chi possa averla postata, il pm ha chiesto il sequestro dei cellulari della fidanzata e dell’amico della vittima.

Istigazione al suicidio

Al momento l’indagine aperta è per istigazione al suicidio. A premere per maggiori controlli sul caso è stata la sorella della vittima, Stefania. La donna, residente a Siracusa, sostiene che vi siano ancora troppi punti oscuri nella vicenda.

Dall’immagine su Facebook alla discussione avvenuta poco prima il suicidio. Il pubblico ministero Marco Brusegan ha deciso di non tralasciare alcuna pista, analizzando i messaggi sui cellulari.

Non solo, ma anche le ultime chiamate e i profili social dei due che erano con Gaetano. La compagna del camionista aveva intrapreso la relazione con lui da qualche mese nonostante avessero alle spalle una conoscenza di lunga data.

Il secondo invitato, invece, era per Gaetano l’amico di una vita. Secondo i familiari della vittima non vi era alcuna ragione per togliersi la vita. L’ipotesi è che qualcuno possa averlo spinto a fare un gesto che lui non voleva compiere.