Signore delle Sette Pieghe: è morto il re delle cravatte

Redazione
Signore delle Sette Pieghe: è morto il re delle cravatte
Signore delle Sette Pieghe: è morto il re delle cravatte

Signore delle Sette Pieghe: è morto il re delle cravatte. Era conosciuto come il “signore delle sette pieghe” Salvatore Sanseverino morto oggi a Napoli. La città è in lutto per la morte dell’imprenditore che aveva fatto indossare le sue cravatte dai vip di tutto il mondo.

Sanseverino era conosciuto per essere stato anche per una parentesi primo cittadino di Pomigliano d’Arco. Fin da piccolo si era appassionato alle cravatte, tanto da comprare ritagli di stoffa dai mercati di quartiere facendone cravattini ad hoc.

Da allora iniziò poi ad essere artigiano, sarto ed artista vero e proprio, tanto che le sue cravatte sono diventate famose in tutto il mondo. Ricercate dai più personaggi del jet set.

La nota della Maison Sanseverino

Oggi ci lascia chi ha pensato e voluto la Sanseverino Napoli“, si legge in una nota pubblicata dalla stessa Maison Sanseverino, “La famiglia era il suo affetto più caro, la politica il suo ideale e la sua passione, il lavoro la sua vita.

Noi porteremo nel cuore i tuoi ricordi più cari e i tuoi insegnamenti. Che la terra ti sia lieve, ciao Salvatore“. La nota annuncia anche che “lo showroom del Centro Direzionale di Napoli rimarrà chiuso al pubblico i giorni 19 e 20 luglio“.

Salvatore Sanseverino non disdegnò però la carriera politica, che lo ha accompagnato per 30 anni, fino a diventare nel 1992 anche sindaco di Pomigliano d’Arco in provincia di Napoli per l’allora Partito Socialista Italiano.

Tanto che anche Gianluca Del Mastro, attuale sindaco della città, ha voluto ricordarlo con queste parole: “Salvatore Sanseverino è stato Sindaco di Pomigliano ed è diventato uno dei simboli del Made in Italy, attraverso prodotti di grande eleganza e raffinatezza la cui fama ha superato i confini nazionali.

Oggi purtroppo annunciamo con dolore la scomparsa dell’illustre concittadino. Tutta l’Amministrazione partecipa sentitamente al dolore della famiglia”.