Sorprende i ladri in casa e lo uccidono
Sorprende i ladri in casa e lo uccidono. Un architetto di 50 anni, Roberto Mottura, è stato ucciso nella sua villa di Piossasco (Torino) nel tentativo di bloccare alcuni ladri che si erano introdotti nell’abitazione. L’uomo risulta colpito al basso addome da un proiettile di piccolo calibro.
La prima ricostruzione
Da una prima ricostruzione dell’accaduto, sembrerebbe che i malviventi fossero almeno due. Si sarebbero introdotti nell’abitazione, mediante la rottura di un’anta di una finestra, a circa due metri di altezza dalla strada.
Sorprende i ladri in casa e lo uccidono
Sorpresi dal proprietario dentro casa, non sarebbero riusciti a rubare nulla dal momento che non sembra mancare niente. Per fuggire dalla stessa finestra, uno di loro ha esploso un solo colpo di pistola di piccolo calibro, che ha colpito il proprietario di casa.
Reddito cittadinanza a camorristi:sequestrati 700mila euro
Prendevano il reddito di cittadinanza, nonostante nei nuclei familiari fossero comprese persone che erano condannate per associazione mafiosa.
Quindi ritenute inquadrate in clan di camorra. Una anomalia su cui si sono concentrati i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Napoli.
Gli agenti hanno eseguito 60 perquisizioni tra Napoli e provincia e sequestrato carte prepagate e somme per circa 700mila euro, percepiti indebitamente in due anni, tra aprile 2019 e aprile 2021.
Le perquisizioni, sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Napoli, sono eseguite tra i diversi quartieri della città (Miano, Scampia, Secondigliano, Soccavo, Pianura, Fuorigrotta, Poggioreale e Barra Ponticelli).
E tra i comuni di Ercolano, Portici, Pozzuoli, Qualiano, Melito di Napoli, Casoria e Mugnano di Napoli. Le norme del reddito di cittadinanza prevedono che nella domanda sia indicata l’eventuale esistenza nel nucleo familiare di una persona condannata.
Associazione di tipo mafioso
Soprattutto, per il grave reato di associazione di tipo mafioso, circostanza questa che esclude automaticamente dal beneficio del reddito al momento della richiesta e che comporta la revoca successivamente.
I controlli, anche in questo caso, sono organizzati in collaborazione con l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale; per le persone individuate sono state avviate le pratiche per la revoca del reddito.
L’operazione è collegata agli interventi di gennaio scorso, quando le Fiamme Gialle scoprirono oltre cento beneficiari del sussidio statale; che erano condannati in via definitiva per associazione mafiosa.
Più di recente, in una diversa attività investigativa la Guardia di Finanza aveva denunciato 298 persone residenti nella provincia nord di Napoli che percepivano indebitamente il reddito di cittadinanza; tra queste anche molti destinatari di provvedimenti giudiziari e anche dei detenuti.
Minacce e violenze alla moglie per avere soldi per droga
Minacce e violenze alla moglie per farsi consegnare soldi per acquistare droga. Aggressioni e sofferenze, fisiche e morali, che la donna ha subito per tanto tempo e che ieri sono terminate, con l’arresto di un 57enne pregiudicato.
L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia. Il provvedimento restrittivo è, inoltre, emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della locale Procura. Le indagini coordinate dalla Procura di Napoli, hanno consentito di accertare che l’uomo ha diverse volte aggredito e minacciato la moglie.