Sostituisce l’Iban di un’azienda con il suo
Sostituisce l’Iban di un’azienda con il suo. I Carabinieri della Stazione di San Marco dei Cavoti, coordinati dalla Compagnia di San Bartolomeo in Galdo,hanno denunciato in stato di libertà un 38ennedi origini pakistane residente in Emilia Romagna per truffa e frode informatica.
Indagini avviate a Settembre
I militari avevano avviato le indagini nel settembre scorso a seguito della denuncia di un imprenditore locale,. I carabinieri hanno accertato che il malintenzionato era riuscito a carpire un’e-mail trasmessa dalla ditta del denunciante ad una società francese, contenente una fattura con l’indicazione delle coordinate bancarie su cui effettuare un pagamento di oltre quattromila euro per una fornitura di contenitori per alimenti.
Il 38enneaveva quindi sostituito il proprio codice iban nella fattura che, una volta pervenuta all’ignara azienda francese con l’intestazione della società italiana fornitrice, era stata saldata.
Il Comando Provinciale Carabinieri di Benevento raccomanda massima prudenza nell’effettuare contrattazioni on-line di ogni tipoe di segnalare tempestivamente ogni caso sospetto al numero di pronto intervento “112” o alle Stazioni presenti sul territorio.
Disastro Airola, sospesa la raccolta e il consumo di frutta e ortaggi e scatta il divieto di pascolo
Oltre alla sospensione delle attività didattiche per la giornata di domani, venerdì 15 ottobre, il sindaco di Airola, l’ingegnere Vincenzo Falzarano, ha preso decisioni draconiane per quanto riguarda il consumo di alimenti.
La decisione raccomandata dall’ Asl Benevento
Questa decisione viene raccomandata dall’unità di crisi dell’Azienda Sanitaria Benevento. Scatta il divieto di pascolo. Falzarano sospende la raccolta ed il consumo di frutti e ortaggi dai terreni del territorio comunale interessato dall’incendio. Sospensione del consumo di alimenti esposti per la vendita. Sospensione dell’attingimento di acqua da vasche e pozzi non protetti.
Tutto questo in attesa dell’analisi dei terreni che dovrebbe iniziare a breve, come ha specificato l’Arpac in una nota. Dopo l’incendio cala la notte e la paura su Airola.
Disastro Airola, incendio spento, tante emergenze restano sul tappeto
L’incendio è quasi spento. I vigili del fuoco resteranno in presidio tutta la notte per intervenire immediatamente in caso di qualsiasi focolaio. I problemi, però, non vanno via con lo spegnimento del mostro di fuoco che ha fatto tremare tutta la Valle Caudina.
Problemi economici
L’incendio potrebbe avere una ricaduta economica devastante per il territorio. La Cs Sapa, come ha comunicato l’Agi, già questa mattina ha stabilito la cassa integrazione per tutti i suoi dipendenti dello stabilimento di Arpaia.
Ad essere distrutto dal fuoco, infatti, è l’hub logistico, dove arrivavano e partivano i pezzi. I sindaci della Valle Caudina hanno diramato un comunicato stampa per esprimere la massima vicinanza ai vertici della Sapa ed hanno sottolineato di cercare di fare quanto è in loro potere per far riavviare al più presto la produzione.
Disastro Airola, incendio spento, tante emergenze restano sul tappeto
A volte, quando in gioco ci sono le vite di tante famiglie, questo genere di appelli fanno solo tanta rabbia. Le fasce tricolori, invece, di inviare solidarietà si mettano a telefono, anzi, vadano direttamente a Napoli o a Roma dai loro referenti politici e pretendano interventi immediati.
Solo così potranno ottenere dei risultati. A questo punta l’amministrazione comunale di Airola, guidata dal sindaco Vincenzo Falzarano, che, a soli pochi giorni dalla sua elezione, si è trovato in piena emergenza economica e ambientale.
La pelosa solidarietà
Nel pomeriggio, sul luogo del disastro, è arrivato il vice presidente della giunta regionale Fulvio Bonavitacola. Ora sia Falzarano che il suo vice Michele Napoletano sperano di coinvolgere direttamente il numero uno di Palazzo Santa Lucia, Vincenzo De Luca.
Il coinvolgimento del presidente potrebbe segnare una svolta, altro che peloso appello dei sindaci. Sul tappeto resta, però, la questione ambientale. Lo stato dell’aria e quello del suolo, la ricaduta sui prodotti agricolo, sull’acqua e sul foraggio rappresentano le grandi e gravi questioni che bisognerà affrontare. In palio c’è la sopravvivenza del territorio.