Spaccio di droga nel Sannio: ecco le sentenze per i sei imputati

Il Caudino
Spaccio di droga nel Sannio: ecco le sentenze per i sei imputati

Il Gup presso il Tribunale di Napoli – Dott. Fabio Provvisier- nel tardo pomeriggio di oggi ha letto la sentenza del processo che vede alla sbarra Fallarino Nicola, Fallarino Giuseppe, Pugliese Aldo, Ventura Matteo, Tesauro Emanuele e  Ferrara Roberto, ovvero per i 6 imputati che, a vario titolo, rispondono di  associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti aggravata dalla disponibilità di armi e dalla ingente quantità di droga operante nella città di Benevento e provincia,  nonché di un numero impressionante di cessioni di droga quali cocaina, crack, marjuana ed hashish.

Altissime le richieste di pena formulate dal PM della Direzione Distrettuale Antimafia, il quale, ritenendo tutti gli imputati pienamente responsabili del delitto associativo e dei numerosi reati di spaccio contestati,  ha chiesto la condanna ad anni 20 di reclusione per i due Fallarino, anni 11 e mesi 4 per Pugliese Aldo e Ventura Matteo, anni 16 e mesi 4 per Ferrara Roberto ed anni 12 e mesi 8 per il Tesauro Emanuele.

Il Gip partenopeo, discostandosi in parte dalle conclusioni rassegnate dal PM della DDA di Napoli, e sposando invece le acute osservazioni dei difensori di Pugliese Aldo – difeso dall’Avvocato Valeria Verrusio -, e di Ventura Matteo – difeso dall’Avvocato Marianna Febbraio-, ha assolto i due giovani dal gravissimo delitto associativo contestato al capo A) e li ha condannati alla pena di anni 6 di reclusione per i plurimi episodi di spaccio contestati.

L’ipotesi accusatoria riguardante la partecipazione all’associazione ha invece retto  per Fallarino Nicola, condannato  alla pena di anni 20 di reclusione – difeso dagli Avvocati Dello Iacono Domenico e Sguera Vincenzo -,   Fallarino Giuseppe, condannato alla pena di anni 16 di reclusione – difeso dall’Avvocato Ficedolo Cipriano-, Tesauro Emanuele, condannato alla pena di anni 12 di reclusione – difeso dall’avvocato Dello Iacono Domenico e Ferraro Roberto, condannato alla pena di anni 11 e mesi 4 di reclusione – difeso dall’Avvocato Angelo Leone-.

Inchiesta

Come si ricorderà, erano state diciotto le persone tratte in arresto in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip  partenopeo.

Servizi di pedinamento,  sequestri di droga, intercettazioni ambientali e telefoniche avevano consentito di disegnare vertici e compiti di una estesa associazione per delinquere finalizzata all’approvvigionamento ed allo spaccio di cocaina, crack, eroina, marijuana ed hashish. Droga comprata tra Villa Literno, Giugliano, Castelvolturno e Napoli e poi piazzata nel capoluogo sannita. Tutto aveva inizio nel 2013 con l’incendio doloso dell’auto di un noto pregiudicato locale; l’episodio ha, così,  indirizzato le indagini della Squadra Mobiledi Benevento  prima e della DDA di Napoli poi,  nell´ambito del regolamento di conti per il controllo delle piazze di spaccio di Benevento, tra esponenti della malavita sannita.

Secondo  gli inquirenti, il capo dell´associazione, nonostante fosse agli arresti domiciliari, era riuscito ad organizzare una fitta rete di pusher, di volta in volta sostituiti in caso di arresto; l’uomo avrebbe esercitato azioni intimidatorie violente, nei confronti dei rivali o dei suoi stessi “collaboratori” se questi avessero disatteso gli ordini. Analoghi “trattamenti” erano riservati anche ai clienti morosi.

Le perquisizioni scattate all’alba del 20 luglio scorso avevano consentito di accertare che la banda disponeva anche di armi da fuoco, tanto che erano state rinvenute e sequestrate 4 pistole con matricola abrasa con relativo munizionamento ed una mitraglietta. Il capo dell´organizzazione, per sfuggire alla cattura, aveva creato una sorta di angusto bunker.  Il giro di droga, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe fruttato somme ingenti, circa 50 mila euro settimanali.